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21/01/2021   KRAIT
  ''Ho sempre amato la cattiveria del genere, la potenza dei suoni e la rabbia delle voci estreme...''

In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo, intitolato ''Shed The Skin'', abbiamo fatto un paio di domande a Krait, una cantante che ama coniugare metal e hip-hop.

Chi è Krait e com’è nata la tua passione per il metal? ''Krait è il mio nuovo progetto hip-hop. Il nome indica un serpente notturno davvero pericoloso: il morso è quasi indolore, eppure è letale. Ho sempre ascoltato e cantato rock e metal (in parallelo a questo mio percorso da solista sono cantante della band alternative metal Deceit Machine). Ho sempre amato la cattiveria del genere, la potenza dei suoni e la rabbia delle voci estreme. In ambito metal mi piacciono delle band molto diverse fra loro: Jinjer, Attila, Bring Me The Horizon, e uno dei concerti più incredibili che abbia mai visto è stato quello dei Meshuggah, un paio di anni fa. Insomma, è un genere che ascolto da sempre''.

“Shed The Skin” è il tuo primo singolo solista o ce ne sono già stati altri? ''No, è il mio primo singolo, ed è la presentazione di ciò che sarà l’intero progetto. Sono presenti le atmosfere cupe e aggressive, e inizia a sentirsi il mix degli stili vocali, che ci tenevo molto a riunire insieme. Al momento ci sono tante idee in cantiere e, con un po' di fortuna, a breve, dovrebbe uscire altro materiale inedito''.

Da dove è nata l’idea di coniugare due generi così diversi come l’hip-hop e il metal? ''Mi sono sempre piaciute quelle band capaci di coniugare stili diversi fra loro; in questo momento uno dei miei artisti preferiti è Ghostemane. Volevo un sound moderno e aggressivo che mi permettesse di esprimermi liberamente come cantante''.

Com’è nato il rapporto musicale con DJ Sheezah e quanto ha influito sulla lavorazione del brano? ''Negli ultimi anni ho avuto modo di conoscere e di collaborare con Axl Zardoni e Chiara Bettiga. Marco Pascoso (un amico e mio insegnante di canto per tanti anni) conosceva lo staff di Goldeneye e mi ha spinto a buttarmi in questo progetto. Così ho conosciuto DJ Sheezah e ci siamo intesi davvero subito, lavorando su questo sound che amo particolarmente perché trovo che sia cattivo, ma nello stesso tempo elegante''.