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20/12/2024
17/11/2020 FLAVIO FERRI
''Meglio pochi ascoltatori attenti che fanno una scelta, piuttosto che molti ascoltatori distratti...''
Fondatore e sound designer dei Delta V, oggi parliamo con Flavio Ferri, in occasione dell’uscita del nuovo full-lenght solista “Testimone di passaggio”, concepito con dettagli interessanti ed inusuali.
Ciao Flavio. La tua militanza nei Delta V è nota a tutti. Prima di iniziare a parlare di “Testimone di passaggio”, puoi rivelare ai tanti fans del gruppo dettagli del nuovo album previsto per il prossimo anno? ''Ciao, non vorrei svelare le “armi segrete” del prossimo disco dei Delta ma ti assicuro che sara' qualcosa di molto interessante''.
“Testimone di passaggio” è il nuovo lavoro solista che non esce sulle tradizionali piattaforme digitali, ad eccezione dei 3 singoli. Perché questa scelta, tra l’altro avallata dalla tua etichetta Vrec Label? ''Prima di tutto devo ringraziare David Bonato della Vrec che mi ha permesso questo strappo alla regola, e poi volevo che questo album fosse ascoltato volontariamente e non passivamente, cosi' come spesso capita con tante cose che escono in digitale. Meglio pochi ascoltatori attenti che hanno fatto una scelta, piuttosto che molti che ascoltano solo distrattamente''.
Si evince che tu sia un’artista “autarchico”, che non vuole appoggiarsi alle grandi major per salvaguardare la libertà creativa, mentre differente è ascoltare l’opinione di altri musicisti di cui ti fidi e stimi: com’è andata la collaborazione con i tuoi pregiati ospiti, dei quali ce ne parlerai in finale di intervista? ''Ho passato tanti anni a contatto con le “major”, e devo dire che, nonostante le moltissime persone valide e competenti che ho incontrato, la struttura stessa di una casa discografica impedisce qualsiasi forma di evoluzione artistica. Per questo album ho avuto la fortuna di poter collaborare con amici musicisti che stimo e amo sotto tutti i punti di vista. Mi hanno dato consigli, spunti musicali, incoraggiamento e voglia di fare. Tutti hanno contribuito in maniera determinante al suono dell'album''.
Tempo fa, hai fondato l’interessante progetto Revomuzik: puoi spiegarci in cosa consisteva? ''Revomuzik era un'ottima idea morta troppo presto. Voleva solo che i musicisti fossero padroni della propria musica e ricevessero il giusto compenso per quello che pubblicavano''.
Racconti il nostro tempo con l’occhio vigile dell’innovatore, tra rock d’autore e sperimental-sound. In cosa si differenzia quest'album dal precedente “Altered reality 8D”? ''“Altered reality” era un esperimento sonoro, un gioco per fare in modo che quello che ascoltavi provocasse sensazioni fisiche. “Testimone di passaggio” invece si basa essenzialmente sulla parola, per questo ho chiesto aiuto ad un grande scrittore: Luca Ragagnin''.
Come concepisci la musica? Come sfogo consolatorio, un viaggio introspettivo, una dimensione immaginifica o cos’altro? ''Per me e' un processo naturale, non ho altro modo per spiegare cosa penso e cosa sono veramente. Non e' ne' uno sfogo ne' un divertimento, direi essenzialmente una necessità''.
Si accennava ai 3 singoli estratti “Odio”, “Le verità roventi” e “Bambina da canzone”, accompagnati dai relativi video firmati da te. Che tecnica hai usato per realizzarli? ''Mi e' sempre piaciuto giocare con foto e video. Ho una oramai vecchia camera digitale con obiettivi “vintage” (i miei favoriti sono quelli russi degli anni '70) e mi piace di solito giocare con immagini “sporche”, sovrapposizioni di strati visivi e disturbi. Ma per alcune cose ti confesso che uso anche il telefono, non sono mai stato un maniaco della tecnica fine a se' stessa''.
Come anticipato, ricordaci i tanti ospiti illustri presenti nel disco, a cominciare da Luca Ragagnin (autore dei testi) e Carlo Bertotti, tuo comprimario nei Delta V... ''Beh, Luca e' colui senza il quale non avrei fatto questo disco. Carlo e' la mia “anima gemella”, Marco Trentacoste e' il mio fratello minore ed un'anima straordinaria, Livio Magnini e' una delle piu' belle persone che potrai trovare nel mondo della musica, Gianni Maroccolo e' un amico e un maestro, Paolo Gozzetti oltre ad essere il produttore dei Delta V e' una persona meravigliosa ed un musicista dal talento incredibile, Olden un grande amico e cantante meraviglioso, Ulrich Sandner un chitarrista come ce ne sono pochi, Valerio Michetti un nuovo amico e un batterista estremamente creativo, Marco Olivotto una persona che definirei indispensabile, Codice Ego un duo di amici musicisti dalle idee super interessanti, e Luciano Sacchetti un compagno di avventure che puo' fare qualsiasi cosa, dallo scratch al suonare strumenti mediorientali''.
Formulando le migliori prospettive a Flavio Ferri, lo attendiamo in futuro con la certezza di ritrovare sempre la sua arte innovativa. (Max Casali)