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20/12/2024
04/10/2020 RUGGERO
''Gli argomenti che tratto possono parlano a tanti. Soprattutto a chi sta cercando il suo punto di equilibrio...''
Com’è nato il tuo progetto musicale? ''È nato quando, a 24 anni, ho capito chi ero veramente. Penso che ognuno abbia un ruolo nel mondo, il mio è quello di fare musica e spettacolo''.
Raccontaci “Atineres”… Alla fine di questo progetto uscirà un disco? ''Ancora non lo so. Sicuramente dagli episodi che formano Atineres ne uscirà un cortometraggio musicale, o qualcosa del genere''.
“Atineres” è una storia vera? ''La verità, intesa come storicità degli avvenimenti, non esiste nel campo dell'arte. È sicuramente basata sulla mia storia, ma sono sicuro che gli argomenti che tratto parlano a tanti. Soprattutto a chi sta cercando il suo punto di equilibrio''.
Qual è il filo conduttore di tutti gli episodi della serie? ''Una poltrona verde con una abat jour. Infatti all'inizio di ogni videoclip sono nel mio "bunker" e da lì, spegnendo la luce, mi catapulto ogni volta in un'esperienza diversa. Non solo: nel primo episodio "Sentirmi meglio" svelo già gli oggetti simbolo delle esperienze che ho vissuto, mostrandone poi uno in ogni video. Alcuni li scarto, altri li porto con me''.
“Sei quella”: è una dichiarazione d’amore? ''Sì. Sono sempre restio a fare queste genere di canzoni perchè mi sembra di scadere facilmente nella banalità. "Sei quella" però è sincera e cristallina, infatti è stata accolta in maniera assolutamente positiva da chi mi segue. Questo non può che rendermi entusiasta''.
Come hai vissuto la tua musica durante il periodo Covid? ''All'inizio ho sofferto molto per aver dovuto mettere in standby Atineres. Stavo addirittura pensando di rimandare tutto. Poi ho composto tanta musica, le parole probabilmente non le avevo... Ho pubblicato su Instagram anche un piccolo EP, senza pretese, fatto in casa. L'ho chiamato "Questa musica è per noi". Mi sembrava un buon modo per farmi sentire un po' più vicino alle persone''.