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20/12/2024
02/10/2020 BOUNCE BACK
''A 30 anni si ha la maturità per capire cosa si vuole, e la consapevolezza del tempo che passa…''
''Freedom March'' è una sorta di inno alla ribellione, e a scardinarsi da ciò che ancora ci trattiene. Fare musica è in qualche modo finalizzato a questo, a liberarsi da una routine? Come funziona per voi? Da cosa dovete scardinarvi? ''Buongiorno a tutti e grazie per le vostre domande. C’è certamente qualcosa di introspettivo dentro questo brano, senza entrare troppo nel dettaglio possiamo dire che alcune cose da scrollarci da dosso le abbiamo avute. Insicurezze, debolezze, inadeguatezze e, perché no, anche situazioni personali non proprio serene. Il brano si concentra soprattutto su una ricerca dello star bene, della serenità e della riuscita del sé. A 30 anni si ha la maturità per capire che cosa si vuole, l’energia per ottenerlo e la giusta consapevolezza del tempo che passa…''.
Come è nato il video di ''Freedom March''? ''Dovevamo rappresentare un duello con l’ombra, dovevamo far capire che l’ombra gode mentre ci tiene lì bloccati. Dovevamo far vedere una rinascita e sottolineare che tutti abbiamo il nostro fardello. Serviva qualcosa di leggero, immediato, ma rappresentativo, nella sua semplicità. Siamo soddisfatti del risultato''.
Chi dovrebbe ascoltare ''Freedom March''? ''A livello di concetto, può ascoltarla chiunque abbia bisogno di complicità e carica emotiva per liberarsi da qualcosa. A livello ritmico, credo che l’ascoltatore debba masticare un po’ di rock, perché questo brano è rock, inutile girarci attorno...''.
Se proprio doveste incastrarvi in un genere musicale, quale sarebbe? ''In un genere? Direi pop/rock, che già di per sé è un ibrido… Non facciamo brani tutti uguali, per cui è necessario un doppio fronte…''.
E quando potremo ascoltare il vostro primo album? ''L’album sarà in uscita per intero attorno a Natale, nel frattempo però ci sarà spazio per un altro singolo... sarà un biennio 2020-2021 molto denso…''.