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20/12/2024
12/06/2020 FRANCESCO TIRELLI
''Le caratteristiche tipiche dei rockers (droghe, armi, passati turbolenti) a noi mancano tutte...''
Si chiamano Francesco Tirelli ma sono una band, originaria di Reggio Emilia: con parecchia gavetta alle spalle il gruppo ha pubblicato il nuovo singolo e video, “Il decalogo”, un divertente elenco di precetti da seguire per diventare delle vere rockstar. Li abbiamo intervistati.
Ci raccontate la storia della vostra band? ''Intanto grazie a tutta la redazione di Music Map per l’intervista. La nostra storia parte, probabilmente, dall’amicizia che ci lega. In particolare Francesco (voce) e Alan (basso), amici sin dalla scuola dell’infanzia, hanno creato il primo progetto musicale alle superiori, formando, assieme ad altri ragazzi, un gruppo chiamato Sex on The Beach. Qualche anno dopo abbiamo scelto di cantare canzoni scritte da Francesco e così, prima di incidere ''Come l’acqua'', il nostro primo LP, abbiamo scelto di utilizzare il suo nome chiamandoci Francesco Tirelli. L’ingresso di un altro nostro amico di infanzia come Stefano (chitarra), arrivato nel 2015 è stato il modo più naturale per creare la struttura del gruppo. Assieme a lui e a Danilo (batteria), abbiamo inciso gli album seguenti (''Il diario'', ''L’universo dentro'' e ''Radio Londra''). Claudio (chitarra) ha completato il quadro arrivando nel 2019 a quella che oggi è la nostra formazione. Assieme abbiamo pubblicato ''#hashtag'' e ''Il decalogo'', i due singoli che hanno anticipato il nostro prossimo disco''.
Come nasce “Il decalogo”, il vostro nuovo singolo? ''Nasce come risposta, volutamente ironica, agli stereotipi sul mondo del rock. Noi crediamo che su quel mondo vi siano molti preconcetti quando, in realtà, l’unica cosa che conta sono la musica e la voglia di suonare assieme. Così abbiamo elencato tutte le caratteristiche tipiche dei rockers (dalle droghe al linguaggio, dalle armi ai passati turbolenti) facendo notare come a noi mancano tutte; nonostante questo, crediamo di aver diritto di suonare la musica che amiamo''.
Il brano è accompagnato da un video molto divertente con tanti riferimenti alla storia del rock. Vi siete divertiti a girarlo? ''Girare il video è stato molto divertente. E’ una risposta alle tante richieste di cover che abbiamo ricevuto negli anni. Noi adoriamo la musica rock e tutte le band del passato ma crediamo anche che, se tutti facessero delle cover, non esisterebbe la nuova musica. Per assurdo se i Queen avessero accettato di cantare le cover di Elvis o dei Beatles, oggi non avremmo le loro canzoni''.
C’è qualche band italiana che invece costituisce un punto di riferimento per voi? ''Ne abbiamo tantissime ed è difficile elencarle tutte. Sicuramente i Negrita, i Litfiba ed Elio e le Storie Tese. Tra le ultime novità lo Stato Sociale, i The Giornalisti e i Pinguini Tattici Nucleari. Allargandoci ai cantautori Francesco ha in casa tantissimi vinili di musica anni '60/'70: Battisti, Dalla, Guccini, De Gregori, De André, Tenco, Battiato e tanti altri, vinili che spesso ascoltiamo assieme. Poi certamente Ligabue, Vasco e Cesare Cremonini che, come noi, provengono dal cuore dell’Emilia''.
Quali saranno i vostri prossimi passi? ''A settembre uscirà il terzo singolo poi, una volta scelto il nome, a inizio 2021 pubblicheremo il nostro prossimo album. Scegliere il nome giusto che racchiuda tutte le storie che ci sono all’interno è sempre difficilissimo, quindi speriamo che i prossimi mesi ci diano consiglio. Poi i live, sperando di poter riprendere a suonare. Siamo animali da palcoscenico e non vediamo l’ora di tornare a cantare''.