Sono presenti 1349 interviste.

20/12/2024
CARLO AUDINO
''Tutta la musica è importante, bisogna imparare a gustarne tutti i generi e le varie diversità...''

20/12/2024
GRETA CASERTA
''Le radici raccontano una parte importante di noi, della nostra storia...''

tutte le interviste


interviste

12/06/2020   LUCA SAMMARTINO
  ''Il rock non risolverà i tuoi problemi ma ti permetterà di ballarci sopra...''

Luca Sammartino è un personaggio poliedrico: cantautore, musicista, ufficio stampa, content creator e consulente musicale. Torna con un nuovo singolo, “Che sberla!”, dopo quello uscito tre anni fa. E’ l’occasione giusta per rivolgergli alcune domande.

Benvenuto Luca. Tra le note bio si legge che il battesimo musicale live parte 10 anni fa come batterista. E poi cosa è successo? ''Poi la cosa mi è sfuggita di mano. In realtà anche da batterista scrivevo testi di canzoni ed in qualche modo sapevo che sarei finito qualche metro avanti sul palco per cantarle. Un anno circa il mio bassista, Andrea, mi chiese di fare da cantante per un tributo ai Green Day che stava fondando con dei suoi amici. Nacquero i Dookies! (con cui ci divertiamo ancora dal vivo) e fu un’ottima scusa per imparare a suonare la chitarra e a cantare: ebbi così l’occasione di dar vita alle mie canzoni e dopo poco cominciai a fare live anche i primi inediti, fondammo i RAGAS (la mia vecchia band) e dal 2017 sono “in proprio”''.

Il primo singolo “Blu” ed il nuovo “Che sberla!” sono accomunati da una certa matrice rock&roll. E’ il genere, quindi, che ti ha influenzato di più? ''Sicuramente. Più che il genere in sé (pur arrivando dal punk rock, ascolto generi a 360° e musicalmente credo di avere influenze diverse in base ai periodi ed agli ascolti), sono i suoi valori e l’atmosfera che si porta dietro, insieme appunto al punk rock: la voglia di fare festa, emozionarsi anche con dei lenti, lasciarsi andare ed essere liberi di esprimerci senza troppi giri di parole. Credo anche sia un genere che in Italia si pensa erroneamente morto ma, quando poi si portano sound e canzoni dal vivo, ci si rende conto di quanto sia ricco ed attuale. Insomma, come si dice: il rock non risolverà i tuoi problemi ma ti permetterà di ballarci sopra''.

“Che sberla!” sintetizza l’intendimento di vivere un bel momento che può abbattersi su di noi e viverlo senza timori di sorta. Com’è nata l’idea? ''Come tanti musicisti, in questi ultimi mesi, ho approfittato della quarantena per suonare. Inizialmente è nato il riff un po’ per gioco e mi sono divertito a seguire il “flusso” e vedere dove mi portava. Nel frattempo stavo riprendendo un po’ di ascolti di quando ero adolescente (Springsteen, Ligabue dei primi dischi, Rocky Roberts), oltre ai sempre presenti Green Day e agli Struts (nuova band rock clamorosa!). ''Che Sberla!'' è un titolo (ed un’espressione) che ronzava in testa da un po’ e mi è sembrato il momento giusto per svilupparlo e lasciarmi andare. Mi piace pensare che la storia sia una sorta di prequel di ''Bambolina e Barracuda''… con le dovute proporzioni. Anche il tanto supporto e la curiosità che nascevano intorno all’idea ed alla possibilità di uscire con un nuovo singolo da parte di chi mi segue sui social e dei ragazzi che collaborano con sono stati di grande stimolo ed incoraggiamento. Ne approfitto per ringraziare tutti!''.

Il singolo è stato realizzato con una dinamica particolare: cioè? ''E’ stato realizzato tutto a casa in quarantena ed in “smart working musicale”: finalmente avevo l’occasione per lavorare ai brani con I Fenomeni (la nuova band che mi accompagna formata dall’immancabile Marco Fapani alla batteria e produzione, Andrea Cattarina al basso e Christian Anfossi alla chitarra), quindi ognuno ha suonato le sue parti a casa e le abbiamo mandate in studio per mix e master. Per il videoclip mi sono divertito con i filtri delle Instagram Stories: non potendo uscire e lavorare con un videomaker, mi piaceva l’idea di sperimentare e ricreare l’idea da “viaggio mentale” della canzone sfruttando gli effetti della piattaforma e montandolo. Ho seguito la stessa filosofia per gli aspetti di marketing (ho lanciato in contemporanea il nuovo sito www.lucasammartino.com), campagna di lancio, release party (realizzando un live esclusivo inviato via newsletter) e promozione. In conclusione, anche in situazioni imprevedibili possiamo raggiungere buoni risultati lavorando con quello che abbiamo a disposizione''.

Sei autore di un progetto di video e tutorial denominato “Singolo in casa 101”. Di cosa si tratta esattamente? ''Come dicevo prima, tutto il progetto ''Che Sberla!'' è stato realizzato con strumenti che il digital mette a disposizioni dei musicisti indipendenti. In questi anni, insieme alla mia musica, mi diverto anche come content creator a coinvolgere gli altri musicisti indipendenti in questo viaggio nel mondo della musica. Ho pensato per questa occasione di documentare e realizzare tutorial su tutti gli aspetti di lavoro del singolo (produzione, videoclip, marketing, social, promozione), creare questa raccolta “Singolo In Casa 101” e condividerli gratuitamente in anteprima attraverso la mia newsletter e sui social: credo siano tutti strumenti molto utili per un musicista nel 2020 e mi piace scambiare opinioni e spunti a riguardo''.

Finora per te un paio di singoli all’attivo come solista ma, pian piano, arriverai all’àmbito debut-album? ''Assolutamente! Con il vecchio progetto arrivammo a fare due EP ma mai un disco ed è sempre stato un mio piccolo sogno. Dopo gli ultimi anni dopo ''Blu'', in cui mi sono concentrato a far crescere il progetto da ufficio stampa ed addetto ai lavori, ''Che Sberla!'' è stata la scintilla che mi ha convinto a mettermi all’opera per lavorare al disco. E’ da tanto che scrivo segretamente del nuovo materiale (in realtà l’idea pre-covid era di uscire con un EP a marzo) e sento che adesso è il momento giusto: non ho fretta e vorrei lavorare al progetto (parte musicale e non solo) e magari per fine 2020/inizio 2021… comunque sì: sta arrivando e ''Che Sberla!'' è solo l’inizio!''.

Nel tuo multiruolo (citato in premessa), sei riuscito anche a fondare, un paio d’anni fa, insieme a Marco Fapani, il network “0371 music”: di cosa vi occupate? ''Con 0371 Music ci occupiamo di ufficio stampa, marketing, comunicazione e formazione, facciamo organizzazione eventi con 0371 Music Press, e infine produzione, arrangiamento, scrittura, home recording, grafica e videomaking con 0371 Music Studio. L’idea è quella di metterci al servizio della musica indipendente condividendo le nostre competenze ed i nostri contatti, da musicisti per musicisti, collaborando con artisti, etichette e realtà musicali che condividano questa visione per rendere la scena indipendente sostenibile per tutti''.

Quali altre idee ti ronzano in testa? Alla ripresa dei concerti, sono previste date insieme all’attuale formazione de “I Fenomeni”? ''Oltre a continuare a lavorare al disco, sicuramente prima dell’estate usciremo con qualcosa di nuovo. Mi piace molto l’idea di rivisitare e riproporre canzoni italiane, in particolare degli anni ‘60/’70, anche in funzione della scaletta dei live… stiamo preparando una sorpresa post-''Che Sberla!''. Sicuramente insieme al disco partiremo anche live, soprattutto perché sono uno di quei musicisti che quando scrive le canzoni se le immagina già live. Soprattutto adesso che con I Fenomeni ho dei musicisti davvero validi e carichi a molla per fare rock ‘n’ roll. Prepareremo disco e spettacolo live e partiremo appena sarà possibile. Tenete d’occhio i miei social @ls.musica per restare aggiornati! Approfitto anche per ringraziarvi per lo spazio e l’attenzione che mi avete dedicato e date alle uscite della musica indipendente''.

Con il sincero auspicio di ritrovarci in futuro con Luca Sammartino per parlare del primo full-lenght, lo ringraziamo per la sua cortese disponibilità. (Max Casali)