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10/06/2020   GRACE N KAOS
  ''Il tempo ci dirà se saremo riusciti a lasciare un segnale positivo al pubblico...''

Ciao Grace N Kaos! Per chi non vi conosce, chi siete e perché vi chiamate così? ''Ciao Music Map e grazie davvero per lo spazio che ci state dedicando. Grace N Kaos è il nome che più ci rappresenta, non solo un gioco di parole. Siamo una band di 6 elementi, siamo sognatori ed idealisti. Suoniamo da molti anni assieme, amici da prima. Come in ogni famiglia numerosa è presente il tema dell’amore e odio, degli stati di ‘grazia' alternati al 'caos’. Il nostro stile musicale è un crossover alternative dove rock ed elettronica creano un ibrido musicale. Grace e Kaos si trova quindi anche a livello sonoro, dove all’interno della nostra musica troverete spesso un alternarsi di questo mood nelle nostre canzoni. Abbiamo un amore profondo per la musica di qualsiasi genere si tratti e proviamo a fondere vari stili per creare qualcosa fuori dagli schemi. Il tempo ci dirà se saremo riusciti a lasciare un segnale positivo al pubblico''.

A maggio è uscito il singolo con videoclip “La dedica del DJ”. Un titolo che sa di festa. In realtà la canzone parla di altro. Ci dite tutto? ''Volentieri. ''La dedica del DJ'' parla delle mancate occasioni e di quei momenti in cui pianifichi il futuro nella tua testa sapendo già che sarà esattamente l’opposto. ''La dedica del DJ'' è una canzone figurativa. E’ nata ripensando a quando si era adolescenti, la domenica ci si preparava per andare in discoteca e nasceva nella mente il pensiero di come sarebbe stata la giornata. Sarebbe stata splendida, saremmo arrivati sicuri e brillanti poi avremmo ballato in mezzo alla pista attirando l’attenzione delle ragazze e di tutti i presenti, persino il DJ ci avrebbe notato e dedicato una song, solo per noi! La realtà poi sarà l’opposto, restando perlopiù da soli, impacciati e bloccati dalla nostra timidezza. Malgrado noi tutti siamo ormai consapevoli che questo fantasticare non si avvera quasi mai, l’esperienza del sogno ad occhi aperti si continua ad averla anche in età più adulta. Il fantasticare ci dà quel piacere effimero che, pur sapendo essere illusorio, ci distrae dalla negatività. Il videoclip è stato realizzato con il regista Mike Bombasin e coinvolgendo ANNA CAKE (nota Dj veneta) ed il maestro di ballo Siro Baldin. Qui abbiamo voluto inserire il tema trasversale dell’emarginazione affrontandolo in maniera molto leggera. L’uomo delle pulizie, che è anche l’uomo invisibile a cui nessuno presta mai la giusta attenzione, mentre pulisce la sala da ballo di questa discoteca decadente trova una sfera magica che lo trasforma nel re della serata. Lui è l’unico protagonista e tutti suonano per lui. E’ il re della pista. Messaggio banale? Il tema del riscatto è abusato? Sicuramente sì, lo sapevamo. Preferiamo rimarcare un concetto positivo piuttosto che inserire forme sinuose per attirare likes più semplici''.

“La dedica del DJ”, quindi, lancia un messaggio contro l'emarginazione. Secondo voi, in che modo la musica può aiutarci a superare le difficoltà? ''Grazie della domanda. Ci piace fare un parallelismo con il film ‘Inception’ dove il protagonista Leonardo di Caprio insinua nelle menti delle persone un germoglio di pensiero che crescerà con il tempo cambiando gli eventi futuri. Ecco, la musica può fare questo. Se il messaggio è giusto, se è camuffato dal divertimento o dalla piacevolezza di una canzone, questo germoglio può entrare e crescere in noi. La musica è molto importante, perché è emozione pura e perché è fruibile in qualsiasi istante. Nella nostra piccolissima storia musicale abbiamo conosciuto persone che, grazie ad alcune canzoni nostre, hanno avuto l’impulso giusto: per cambiare, per sperare, per promettersi o per aggrapparsi, ed uscire da un periodo buio, o semplicemente per non pensare e liberare la testa. Questo accade con qualsiasi canzone perché, in fondo, ogni ascoltatore attribuisce liberamente il significato che lo rappresenta di più. Questo aspetto può essere un aiuto, senza dimenticarci che la musica è fondamentalmente libertà, aggregazione e condivisione. Ad un live, girando la testa ti accorgi di come le classi sociali ed il colore della pelle tendono a scomparire e tutti sono lì per un unico motivo comune''.

Torniamo a voi. Come e quando nasce il vostro amore per la musica, che vi ha portati fin sul palco del Concerto del Primo Maggio? ''Abbiamo iniziato tutti a suonare in tenera età. La band proviene da un paesino di 1.500 anime sperduto nel delta del Po, e da piccolo potevi scegliere se giocare a calcio o suonare uno strumento. Altro non c’era da fare, veramente. Essendo noi tutti pessimi atleti rimaneva la seconda scelta. La nostra fortuna è stata quella di avere lo stesso maestro di musica alle scuole medie: pazzo, rigido, duro con i piccoli ma che sapeva trasmettere il rispetto e l’amore per lo strumento e l’arte in generale. Questo è stato il tres d’union tra noi, e dopo aver avuto esperienze diverse con svariati gruppi e generi ci siamo trovati. Ogni componente vive la musica in modo diverso, ovviamente c’è chi ama scrivere e comunicare, chi suonare lo strumento al meglio, chi sperimentare ecc., ma tutti amiamo suonare assieme dal vivo e ricreare quell’alchimia che solo live riusciamo ad avere. Cerchiamo di suonare in qualsiasi posto o situazione possibile, e ad oggi abbiamo superato i 300 concerti con i Grace. E’ una vita di impegno e rinunce, ma ci ha anche portato a visitare vari posti, incontrare persone nuove e musicisti diversi di qualsiasi livello. La musica ci ha portato anche al concerto del Primo Maggio a Roma. Esperienza fantastica, enorme sotto ogni punto di vista: dall’emozione dell’esibizione davanti a migliaia di persone, fino allo stupore di poter avere i tuoi eroi lì assieme a te. C’erano davvero tutti, dai Subsonica ai Negrita fino ad Achille Lauro per dirne alcuni. Tra l’altro persone molto umili e senza atteggiamenti da star. La favola di Cenerentola però è quella che più ci è rimasta dentro. Nel 2018 abbiamo composto ‘Nero’, canzone che parla del dramma del caporalato e del lavoro nero. Per pura casualità è stata sentita dal segretario Rota di Fai Cisl. Quell’anno il tema di Cisl era proprio la lotta al caporalato, ed il Concertone Romano è da sempre attivo sul tema del lavoro e legato ai sindacati. Circa 15 giorni prima del 1° Maggio riceviamo una telefonata dove ci chiedono se vogliamo partecipare al Concerto del Primo Maggio a Roma con il brano ‘Nero’ perché in quel brano si sono rispecchiati. Eravamo così ‘ospiti’ noi ed il nostro staff. In realtà lo staff non esisteva e l’abbiamo creato al volo per non sembrare proprio gli sprovveduti che siamo... Noi Grace N Kaos siamo piccoli, sconosciuti, non schierati politicamente, eppure grazie ad una sola canzone abbiamo potuto vivere un’esperienza emozionante, unica, che ci ha ripagato di tanti anni di sacrifici. Come per Cenerentola anche noi abbiamo perso la scarpetta di cristallo che ci ha casualmente portato dal principe… Non finiremo mai di ringraziare tutti per questa avventura''.

Dopo “La dedica del DJ” quali saranno i progetti nei quali vi vedremo impegnati? ''Continueremo a rilasciare un nuovo singolo ogni 2 mesi, il prossimo a metà luglio: ‘Gelati’. Continueremo con i singoli fino alla pubblicazione a sorpresa del nuovo album che sarà incentrato sul tema del movimento. Contemporaneamente presenteremo il nuovo show che stiamo allestendo in questo periodo anch’esso basato sul tema del movimento. Sarà Grace N Kaos. Vogliamo fare qualcosa di veramente ibrido con colori, divertimento, sarà veloce, conciso e diretto. Vogliamo valorizzare la band mettendo tutti i componenti sullo stesso piano e non dietro al cantante ed ai chitarristi come solitamente facciamo. Vogliamo lasciare un messaggio agli spettatori, come fatto precedentemente nel nostro #HUMANCIRCUS creato sul disco ‘Bambino’, ma questa volta sarà una riflessione che dovrà arrivare a posteriori, post concerto. Prima il divertimento, poi a casa il germoglio comincerà a crescere. E’ veramente un progetto ambizioso ma noi cerchiamo di dare il massimo per rispetto di chi ama la musica e degli addetti di settore come voi, che ci valorizzano dandoci spazio per poterci raccontare. Grazie Music Map!''.