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22/02/2020   FRANKIE B.
  ''Sono orgogliosamente un rapper anomalo, sia per il background che per i contenuti, l'approccio e i messaggi...''

“Tetto sulla linea dell’orizzonte”, questo è il significato di ''Skyline Rooftop'', il tuo primo vero lavoro discografico. Che significato ha per te questo titolo? ''"Skyline Rooftop" per me significa "ambizione", perché rappresenta il punto sopraelevato che voglio raggiungere con la mia musica e si traduce quindi nel tentativo di realizzazione del mio sogno''.

Frankie B. è un rapper anomalo? Non si è mai sentito di un artista rap che ami Sinatra, o che sia amante del blues… ''Frankie B. è sicuramente (e orgogliosamente) un rapper anomalo, sia per il background molto vario, sia per i contenuti, l'approccio e i messaggi che trasmette con le proprie canzoni. Frankie nasce come scrittore di prose e poesie e matura ascoltando tanta musica diversa, dal blues, al jazz, passando per i generi più urban''.

Ascolti ed ami diversi generi musicali. Ma cosa ti dà di più il rap? ''Il rap, a differenza dei generi da cui attingo solo a livello sonoro e stilistico, gode per me di un'espressività unica nel panorama musicale. È proprio essa ad avermi convinto che il mezzo adatto a raccontare le mie storie è una forma d'arte che si evolve velocemente e che non si censura, esattamente come il rap e come me nella vita''.

Cosa ne pensi di tutte le polemiche che si stanno diffondendo riguardo il rapper Junior Cally? ''Non amo giudicare l'operato o le scelte altrui, ma mi sento di dire che nonostante i rapper partecipanti a Sanremo non rientrino in alcun modo nei miei gusti musicali, e nonostante si possa criticare la canzone che hanno portato al festival, hanno indubbiamente avuto il coraggio di "scardinare" i canoni di un mondo molto più televisivo che reale. Hanno dimostrato al pubblico che non sempre si può ascoltare solo quello che ci si aspetta già, ma bisogna saper apprezzare anche "il nuovo", perché le generazioni di oggi corrono ma hanno (a mio avviso) molto da raccontare''.

Qual’è il filo conduttore, se c’è, che lega le 7 tracce di ''SKYLINE ROOFTOP''? ''Ciò che lega i 7 brani sono due concetti: "il tempo" e "la passione". Ascoltando tutte le tracce di fila, infatti, si può cogliere la presenza di queste immagini in ogni brano, capire la sequenzialità degli eventi (positivi e negativi) raccontati e intuire la passione che è stata messa in ogni singolo suono. Tutto per un unico obiettivo: uno "Skyline Rooftop" nel futuro, dal quale poter godere di una vista migliore''.

Com’è avvenuto l’incontro con la Long Digital Playing, in particolare con Luca Bonaffini, e come ha convito un cantautore pop a pubblicare un album di musica rap, secondo te? ''L'incontro con Long Digital Playing e in particolare con Luca Bonaffini è avvenuto in maniera molto casuale. Vivevo vicino a Milano con un coinquilino mio amico, il quale facendo il videomaker era stato contattato da Luca per discutere di opportunità. Quel giorno il mio amico mi chiese di andare con lui, così avrei potuto far sentire qualcosa all'editore nel caso ci fosse stata l'occasione. Feci sentire dei brani e da quel momento la mia musica dalle forti influenze (cantautorali e neo-melodiche) e il mio personaggio genuino hanno convinto la casa discografica a puntare su di me''.

Porterai in tour il tuo nuovo lavoro? ''Con Long Digital Playing stiamo discutendo di live e pianificando pian piano una serie di date nelle quali porterò dal vivo la mia musica. Non vedo l'ora! Restate aggiornati attraverso la mia pagina Facebook e Instagram''.