Sono presenti 1349 interviste.
20/12/2024
14/05/2019 RETROLOVE
''Il rock, il modo più sincero e viscerale per raccontare qualcosa...''
Ciao Retrolove. Benvenuti su Music Map. Presentatevi ai nostri lettori. ''Ciao Music Map, noi siamo i Retrolove e facciamo rock n roll. Ci piace farlo dal vivo e su disco, ne abbiamo registrati tre per ora, uno fresco fresco di cui parleremo tra poco. La cosa più bella che hanno detto di noi è questa: “I Retrolove sono la droga che preferite, quella che si usa come una locomotiva per andare più veloci”. E l’ha detta Philopat, che ne sa, quindi ci fidiamo e cerchiamo di fare in modo che resti sempre vera. Abbiamo un nuovo album, “Soundtrack”, in uscita a inizio autunno 2019: se vi piace il rock - quel genere che danno per morto da sempre ma, guarda un po’, è sempre qui - beh, allora sarà un disco che apprezzerete in tutte le sfumature''.
Lo scorso 5 aprile avete pubblicato “A hard boiled night”, un doppio singolo con i brani “The price is set” e “One bullet”. Ci ha molto incuriosito la scelta di fare uscire insieme due brani, una cosa che qualche decennio fa era la prassi (nel pubblicare i singoli in vinile e quindi con un LATO A e un LATO B) e che con l’avvento del CD prima e del digitale poi si è persa. Ultimamente diversi artisti, quando pubblicano un singolo, lo accompagnano magari a un remix, ma voi avete proprio voluto pubblicare due brani inediti. Come è nata questa mossa promozionale? ''Quando abbiamo scelto i 9 pezzi che faranno parte dell’LP ci siamo accorti che hanno una cosa in comune: ognuno ha un mood, un carattere ben preciso, che ci riporta alla mente un genere cinematografico, hanno un che di narrativo. E allora prima che ai vinili abbiamo pensato ai double-feature dei cinema di periferia, alla Grindhouse di Tarantino e Rodriguez per intenderci, dove con un biglietto ti vedevi due film. Da lì all’idea del doppio singolo il passo è breve, lato A e lato B, old school. Usciranno un po’ di doppi singoli fatti così, fino al release vero e proprio del disco, nell’autunno 2019''.
Scendiamo nel dettagli delle due canzoni. Di cosa parlano i brani e cosa li accomuna nel volerli fare uscire in coppia? ''I due pezzi sono brani hard boiled, come dice il titolo del singolo, sparano ad altezza uomo: condividono un’atmosfera da crime novel, da giornale pulp, da film noir. Ci sono di mezzo pistole, omicidi, inseguimenti a tutta velocità. “The price is set” è tesa, in fuga. Racconta di quanto sia pericoloso quando la gente intorno a te pensa di averti dato un prezzo, una taglia. A quel punto il consiglio è uno solo: tieni stretta la tua pistola e corri più veloce che puoi per non farti bloccare. “One bullet” è un grido contro tutte quelle cose, persone, situazioni che non ti vanno giù. È il sogno di poterle abbattere una ad una, un proiettile alla volta. Purtroppo come dice il ritornello, i proiettili non bastano mai e ti ritrovi sempre con un ultimo proiettile e ancora un sacco di cose che ti stanno sul cazzo''.
“A hard boiled night”, come detto, è la prima di una serie di doppi singoli che anticipano la pubblicazione del vostro nuovo disco “Soundtrack”, disponibile in digitale nel 2019. In realtà avete presentato il disco in una esclusiva versione VHS disponibile solo ai vostri concerti. Da tutto questo capiamo che siete estremamente legati al mondo cinematografico. Da dove nasce questa passione e in che modo influenza la vostra produzione musicale? ''Sì, il cinema è l’altra cosa, oltre alla musica, che unisce tutti i Retrolove, una passione di quelle viscerali. Abbiamo gusti profondamente diversi, ma lo stesso amore. Non credo che ci sia un legame tra i film e il nostro rock'n'roll, a parte forse la nostra scrittura che è molto per immagini, molto veloce e diretta, senza concetti profondi o giri di parole. Il modo più sincero e viscerale per raccontare qualcosa''.
Ascoltando i vostri brani, le influenze che maggiormente saltano “all’orecchio” sono sicuramente il punk e il rock degli anni ’70, ma nella ricetta non mancano l’horror punk, il glam e un po’ di rock scandinavo. Quali sono le band e gli artisti dai quali traete maggiore ispirazione? ''Questa è la domanda più difficile perché ognuno di noi ha i suoi riferimenti e non abbiamo mai inseguito un sound o una band per definire il carattere dei Retrolove. Sicuramente siamo cresciuti tutti musicalmente con la scena alternativa dei ‘90, principalmente americana. E poi certo, i riferimenti che citavi ci sono tutti: forse perché quegli anni sono stati i più diretti e potenti come espressione del rock, quella formula senza fronzoli, senza sovrastrutture, aggressiva e stilosa, minacciosa se vuoi: una sincerità sovversiva, che spaventa ancora tanti. Siamo convinti che il rock debba rimanere una cosa pericolosa''.
In un periodo nel quale trovare date dal vivo per band emergenti è spesso difficile, voi siete molto attivi sui palchi milanesi. Dove vi vedremo suonare prossimamente? ''Decisamente, all’aumentare delle serie su Netflix diminuisce la gente che va nei locali a bersi una birra e ascoltare musica. A Milano e dintorni la scena si è ristretta parecchio e pochi locali sono stati in grado di creare un giro di pubblico intorno alla propria proposta musicale. Ma noi teniamo duro e per fortuna chi ospita un nostro live si ricorda positivamente dello show: riprenderemo i live da settembre per portare il nostro nuovo album quanto più possibile in giro per l’Italia. Naturalmente vi terremo aggiornati tramite i nostri social facebook.com/loveretrolove e instagram.com/retrolove_music''.
Grazie per la chiacchierata!