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20/12/2024
16/04/2019 VINNIE JONEZ BAND
''Non amiamo le etichette e di conseguenza non ne vogliamo...''
Vinnie Jonez Band, ciao e benvenuti su Music Map. Presentatevi ai nostri lettori. ''Ciao e grazie dello spazio. Siamo una rock-band della provincia di Roma, abbiamo un Ep del 2015, “Supernothing”, un album del 2017, “Nessuna cortesia all’uscita” (recensito anche da voi!) e un nuovissimo Ep uscito il 28 marzo, “Più calmo di te”''.
Lo scorso 28 marzo è appunto uscito il vostro nuovo EP “Più calmo di te”, che arriva a due anni di distanza dal precedente disco “Nessuna cortesia all’uscita”. Cosa è cambiato nella vostra musica, e in voi, tra un lavoro e l’altro? ''L’attitudine è la stessa, ma da un lavoro all’altro cerchiamo sempre di cambiare, di evolverci dandoci meno punti di riferimento possibili. Lasciamo che le idee seguano il loro corso. Non amiamo le etichette e di conseguenza non ne vogliamo''.
Quello che maggiormente colpisce dei vostri brani è una certa “ruvidità”, che però è ben “diluita” con aperture melodiche che, senza togliere carica heavy, rendono le composizioni appetibili anche ad orecchie più “morbide”. Da dove nasce il vostro suono particolare? ''L’analisi è perfetta ed è esattamente ciò che vogliamo dalla nostra musica. Deve essere un qualcosa che tragga sempre ispirazione dalla nostra cultura musicale, ma che sia poi digeribile da tutti. La nostra musica deve piacere a chi ascolta i Mastodon, ma anche a chi ascolta gli Afterhours''.
I testi, invece, ci colpiscono perché senza fronzoli, come se voleste arrivare subito al nocciolo “della questione” senza troppi giri di parole. È così? ''I testi sono il mezzo che ci aiuta ad ottenere quello di cui parlavo prima. La scelta dell’italiano ne è la prova. Il testo è un ulteriore mezzo per “rapire” l’attenzione dell’ascoltatore''.
Cosa significa, per voi, continuare a suonare rock puro in un periodo in cui il rock sembra da un lato non andare più di moda e dall’altro, paradossalmente, essere “utilizzato”, a volte “sfruttato”, dai musicisti più in voga e non strettamente legati alla scena rock (pensiamo, per esempio, ai trapper – Sferebbasta e Achille Lauro su tutti)? ''Non ci piace guardare gli altri, ma se qualche artista della nuova scena trap usa il rock per la propria musica ben venga. Il rock è di tutti''.
Sarete impegnati in alcuni live. Ci raccontate cosa succede quando, sul palco, c’è la Vinnie Jonez Band? ''Stiamo lavorando duro per portare il nostro spettacolo in più posti possibile, non è facile, a volte impossibile. La musica live deve tornare ad essere l’unico veicolo di fruizione, scalzando youtube e i social in generale. Andare ai concerti è fondamentale sia per chi suona che per chi ascolta. Lamentarsi della poca affluenza ai concerti non serve a nulla. Andarci risolverebbe il problema''.