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27/03/2019   GIUA
  ''In questo disco canto la fiducia, l’amore, la rabbia, uno sguardo sulla vita che imparo tutti i giorni da mio figlio...''

Giua, classe 1982, inizi giovanissima la tua carriera da cantautrice ricevendo molto riconoscimenti: Premio Lunezia, Festival di Castrocaro, Premio Recanati, Mantova Musica Festival. Torni in questi giorni con il tuo nuovo disco “Piovesse sempre così”. Ascoltandolo si percepisce immediatamente l’influenza di tanti generi diversi. Parlaci della genesi di queste nuove canzoni e di cosa ti ha influenzato nella scrittura e nella composizione. ''Questo disco raccoglie canzoni molto recenti, altre recuperate dal passato, altre scritte negli ultimi quattro anni. E' un disco molto eterogeneo, sia dal punto di vista della scrittura, sia per i temi trattati e gli arrangiamenti. Sono partita a scegliere queste dodici tracce da più di quaranta canzoni: scelta complessa in cui mi sono fatta aiutare da Paolo Silvestri, l’arrangiatore del disco. Volevo arrivare a dire veramente le cose essenziali, nel modo più vero, diretto, bello. E così sono venute fuori tante voci diverse, che mettono insieme esperienze, letture, vita vissuta, considerazioni, ascolti fatti, incontri. Scrivo sempre a partire da qualcosa che mi tocca o incuriosisce profondamente, sia che mi riguardi da vicino sia che mi arrivi da lontano. In questo disco canto la fiducia, l’amore, la rabbia, uno sguardo sulla vita che imparo tutti i giorni da mio figlio''.

Il primo singolo tratto da “Piovesse sempre così” è il brano “Feng Shui”, nel quale duetti con l’attrice Carla Signoris, in un dialogo in perfetto equilibrio tra canto e recitazione. Come è nata la collaborazione con Carla? ''Conoscevo Carla perché ero sua fan, e perché lavora con tantissime persone con cui anch’io lavoro da anni, soprattutto in ambito teatrale. Quando ho scritto questa canzone sentivo che c’era bisogno di un’altra voce, di un altro punto di vista, e parlando con Paolo ci è venuta subito in mente lei. Non credevo avrebbe accettato: il suo sì è stato incredibile, pieno di entusiasmo, contagioso, e ha portato alla canzone una ricchezza e un’allegria formidabile''.

Il testo di “Feng Shui” colpisce per il suo sarcasmo, ironicamente indirizzato a quelle nevrosi tipicamente femminili e comuni a tante donne della nostra società “malata” di apparenza e dove l’autostima vacilla di fronte al dover sempre essere perfette nel lavoro come in casa, perennemente multitasking. Anche la “spiritualità” diventa un obbligo per essere sempre “alla moda”. Qual e il tuo antidoto a tutto questo? ''Non so se ho un antidoto: mi confronto con queste questioni tutti i giorni, come persona, come donna, come madre, come artista, e cerco sempre di rimanere fedele ai miei desideri, a quello che sento e penso veramente, a quello che mi pare abbia un senso “di buon senso”. Certo, è una canzone molto “al femminile”, ma provocatoriamente indirizzata a tutti. Credo che riderci su aiuti a vedere le cose in modo profondo e leggero allo stesso tempo, magari ci fa venire un’idea per trovare strade diverse, per essere meno preda di questo smarrimento imperante e frenetico''.

Oltre a Carla Signoris, in “Piovesse sempre così” collabori anche con il violoncellista Jaques Morelenbaum e l’arrangiatore e pianista Paolo Silvestri, regista di tutto il disco. Molti anche gli autori che ti hanno affiancata: Zibba, Cianchi, Martinelli… Come hai scelto questi nomi e come è stato lavorare con loro? ''Ho scelto di lavorare con persone che amo e stimo: per me è fondamentale confrontarmi con persone più brave di me, che amano il loro lavoro, che abbiano stima del mio, con cui condividere tempo, bicchieri di vino, pensieri, note. Tutti hanno aggiunto qualcosa a quello che c’era, trasformato in modo significativo la materia di partenza mettendo in luce qualcosa che ha sorpreso anche me. Sento profondamente questo disco, mi appartiene tanto proprio perché è così corale''.

Progetti per il futuro? Dove e quando avremo modo di vederti suonare dal vivo? ''Tanti progetti! Spero di fare un sacco di concerti per far conoscere il mio nuovo disco. Poi avrò alcune date con Neri Marcorè con lo spettacolo-concerto “tra Faber e Gaber”, un reading con Anita Caprioli sulla pittrice Frida Kahlo; sto lavorando a un disco di Fado portoghese col chitarrista Marco Poeta, continuo a dipingere... Insomma, tante cose belle. Seguitemi sui social e sul mio sito www.giua.it. Grazie e a presto!''.