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12/03/2019   CAMERA A SUD
  ''La musica e la voglia di mettersi in gioco hanno preso il sopravvento...''

Ciao Camera a Sud e benvenuti su Music Map. Presentatevi ai nostri lettori. ''Ciao a tutti gli amici di Music Map e grazie per questo spazio che ci avete concesso. I Camera a Sud sono Manuel Castro (voce), Giuseppe Nasello (chitarra), Carmelo Siracusa (contrabbasso) e Ivan Newton (batteria). Tutto nasce dalla mente di Carmelo che in uno di quei tipici giorni afosi siciliani, mentre suonava, ebbe la felice idea di mettere su una swingband. In men che non si dica, nonostante ognuno di noi quattro abitasse in città completamente diverse e distanti tra loro, la musica e la voglia di mettersi in gioco hanno preso il sopravvento catapultandoci in un’avventura che dura ormai da 7 anni''.

Lo scorso 8 marzo è uscito il vostro nuovo singolo con video "Donna", cover del famoso brano di Nicola Arigliano, forse il più celebre crooner italiano. Come è nata l'idea di reinterpretare questo brano? ''Abbiamo sempre ammirato il nostro Nicola Arigliano per la sua musica, il suo modo di cantare e la sua genuina simpatia. Stavamo arrangiando diverse canzoni in chiave electroswing e ad un certo punto ci siamo detti, la prossima canzone sarà “Donna”. Troviamo questo brano molto elegante nella sua semplicità, una linea melodica d’altri tempi e un breve testo che racchiudono in sé un intero universo, quello femminile, che rimane sempre misterioso, affascinante e verso il quale nutriamo infinito rispetto. L’uscita del brano non poteva che cadere proprio per il giorno in cui si celebra una ricorrenza così particolare ed intensa come quella dell’8 marzo''.

Il vostro progetto nasce dell'idea di riportare gli ascoltatori verso i classici della musica italiana, rivisitandoli in una chiave "modernamente" retrò. Da cosa nasce questa esigenza artistica e comunicativa e in che modo riuscite a rendere contemporanee certe canzoni? ''Siamo quattro musicisti dal background personale eterogeneo. Abbiamo scelto con la creazione di questo progetto di riprendere tutte quelle canzoni italiane che hanno avuto successo dagli anni ’30 in poi, canzoni sempreverdi, divertenti, che con l’ironia e la semplice ricercatezza dei testi raccontavano (e a volte raccontano ancora) la società, i vizi e i pregi del nostro paese. Abbiamo scelto brani conosciutissimi, oggi forse caduti un po' nel dimenticatoio, e crediamo sia un gran peccato tutto ciò perché ci rendiamo conto, durante i nostri live, che ancora suscitano grande allegria ed emozione. Sicuramente la scelta di questi brani ci ha dato l’opportunità di metterci in evidenza. Per quanto riguarda il rendere contemporanee le cover, crediamo che la chiave risieda nel nostro modo di fare musica, che si evolve costantemente, e nell’alchimia dei nostri quattro caratteri che costantemente si scontrano e si fondono e che alla fine fluiscono nelle note che suoniamo''.

Non solo cover nel vostro repertorio ma anche brani inediti, uno dei quali, "Tarquinio e Dudù", vi ha portati alla finale del Premio Lunezia nel 2017. In che modo convivono i brani da voi scritti, composti e suonati e il vostro repertorio di cover? ''Tarquinio e Dudù'' è il nostro secondo inedito dopo ''Giorni'', contenuto nel precedente album “Pane Amore e Fantasia”, e racconta in maniera agrodolce, attraverso il dialogo tra due simpatici uccellini, la voglia di fuggire dagli ingombranti ingranaggi della vita moderna per tornare ad una dimensione più semplice e spensierata, ma non per questo superficiale. I nostri brani inediti convivono in sintonia con il nostro repertorio di cover perché la matrice con cui li suoniamo è la stessa, ritmi spensierati, testi che con ironia toccano temi anche profondi e tanta voglia di far divertire''.

La vostra musica ha riscosso grande successo anche all'estero, con concerti e partecipazioni a festival stranieri. Attualmente siete impegnati in una serie di live in Sicilia, vostra regione d'origine. Che differenze riscontrate tra il pubblico italiano e quello straniero? ''Ogni live ha la sua chiave di lettura, il suo mood, la sua evoluzione, ma quello che ci contraddistingue e la grande energia che fluisce nella voglia di far divertire e che si trasforma in un continuo scambio con il pubblico. Non ci sono tante differenze tra pubblico italiano e straniero, la musica la fa da padrone e riesce a far scattare sempre, un sorriso, un ballo e la voglia di cantare''.

Dopo ''Donna'' cosa dobbiamo aspettarci da i Camera a Sud? Dove vi vedremo e sentiremo? ''Stiamo organizzando un tour in Italia per promuovere il nuovo e il vecchio lavoro, e allo stesso tempo stiamo provando ad organizzare anche delle date all’estero''.