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21/05/2018   LAEDERBRAUN
  ''La nostra è musica senza mezzi termini, diretta come un pugno in pieno volto...''

Presentatevi in poche righe ai nostri lettori… ''Con immenso piacere! I Laederbraun sono un progetto rock italiano targato Italia, più precisamente proveniente da Lecco. La band nasce da un idea di Simone Goretti (chitarrista e compositore) che, affiancato dall’inseparabile amico fraterno e batterista Antonio Romano, si circonda di musicisti di spessore per dar vita e suono ad idee. Per far parte del progetto vengono selezionati 3 musicisti di gran livello: la voce di Isabella Conca, il basso elettrico di Gionata Montanelli e il violoncello di Michele Nasatti. Il tutto sotto la “scuderia” (label) Fil1933 di Matteo De Napoli''.

Quando e come è nata l’esigenza di realizzare “Ade”? ''Per noi fare musica è una vera esigenza, un bisogno di gridare le nostre emozioni. Per capire meglio questo pensiero basta ricordare che l'Ade (nella mitologia Greca) rappresenta la sfera oscura e misteriosa, dove soggiornano le ombre degli uomini. Parafrasando, le ombre rappresentano i sogni, le vertigini, i voli mai spiccati, i desideri, tutto quello che potremmo essere o cambiare, ma che spesso lasciamo li, staticamente ad invecchiare''.

Con quale criterio avete scelto i brani contenuti nell’album? ''''Ade'' è un concept album che ha per filo conduttore l’animo umano nella sua totalità. Tutti i brani parlano di qualcosa di personale, di esperienze e vissuti positivi e negativi. Contestualizzati, essi rappresentano la quotidianità degli eventi, l’ineluttabilità dello scorrere del tempo...''.

Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influito sulla vostra personalità artistica? ''Siamo cinque persone simili nei gusti musicali, ma non identiche. Questo fa sì che ci sia una miscellanea più o meno equilibrata di contaminazioni. Se dovessimo ridurre ai minimi termini direi Led Zeppelin, Pink Floyd, Living Color, Verdena, Afterhours e prog italiano dei bei tempi andati (Area, Banco, etc)''.

Come prendono forma le vostre canzoni? Chi si occupa del songwriting? ''La musica dei Laederbraun è senza mezzi termini, diretta come un pugno in pieno volto. Musica e parole sono di Simone Goretti, che ha una naturale propensione a cogliere fatti di vita quotidiana, da notizie, esperienze, e a trasformarle in brani. Arriva in sala prove coi brani completi e insieme ci si lavora sopra, così da renderli nostri. Crediamo che l’arrangiamento sia il nostro punto di forza, oltre alle idee spesso geniali di partenza''.

Cosa pensate dell’attuale scena indie italiana? ''Pensiamo ci sia una netta divisione tra chi come noi cerca di trasmettere un messaggio e chi invece predilige il commerciale, spesso vuoto e privo di senso. Di certo internet, soprattutto con i social, ha contribuito ad aumentare questa distinzione: permettendoti di avere immensa visibilità, ti spinge ad essere particolarmente commerciale, ad essere “catchy”. In realtà, crediamo però che questo avere tutto a portata di click ha in realtà aumentato la superficialità creativa e di ascolto. Ovviamente sono nostri pensieri personali…''.

Per affermarsi conta più il talento o lo studio? ''Crediamo siano importanti entrambi. Difficile immaginare una cosa senza l’altra. Il talento ti dà la possibilità di avere il guizzo, quel tocco geniale che ti caratterizza e differenzia dagli altri e ti facilita le cose. Lo studio ti permette di affinare il talento, non banalizzandolo e mettendoti sempre a confronto, quindi ti spinge a fare sempre meglio. E’ una specie di “motivatore intrinseco”''.

Quali sono le tappe essenziali del vostro percorso? ''Di sicuro sono stati fondamentali lo studio svolto da ognuno di noi nell’ambito musicale e l’esserci cimentati in precedenza in cover band, di vario genere, così da avere un background musicale variegato. Successivamente l’esserci incontrati e l’aver creato un legame molto forte e di rispetto reciproco, che ci permette di confrontarci liberamente e di creare così prodotti molto interessanti''.

Cosa bolle in pentola per Laederbraun? ''Sicuramente suonare live il più possibile, ma stiamo lavorando alacremente per completare il prossimo album, che ci piacerebbe registrare entro l’anno''.

Quale messaggio volete trasmettere con la vostra musica? ''Noi prendiamo spunto da tutto ciò che la vita ci offre e ci propone, nel bene e nel male. Cerchiamo di trasformare, di canalizzare tutto questo dentro un brano, adornandolo con un testo mai scontato e mai troppo diretto. Ci sforziamo di far sì che l’ascoltatore possa immedesimarsi e fare sua l’emozione''.

In conclusione, un messaggio per coloro che stanno muovendo i primi passi nel mondo della musica... ''La musica è una forma d’arte, di espressività che, come la pittura, la poesia e la scultura, offre la possibilità di esprimersi, liberamente. A volte è dura, i risultati faticano ad arrivare, ma è importante saper catalizzare il tutto, usando i feed-back come benzina per proseguire, per prendere nuova grinta e nuovo slancio. Quindi amate la musica e crede in voi stessi e qualcosa di unico uscirà dalle Vostre mani e dalla vostra voce!''.