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22/11/2016   PEAK
  ''A volte è necessario lasciarsi inghiottire dal disagio e dalle problematiche della vita reale...''

Potete raccontare le origini del vostro progetto musicale e la ragione del nome “Peak”? ''La band nasce nell’autunno 2015 inizialmente composta da 3 membri: Simone, Emanuel e Roberto, a cui poco dopo si aggiunse Inri come secondo chitarrista per affinare gli arrangiamenti e potenziare il sound. Il progetto nasce come sperimentazione su vari stili musicali, a partire dal rock classico/alternative e fusion ad arrivare all’alternative con sfumature di grunge e metal. Ci trovammo subito bene su questa sperimentazione in quanto ognuno di noi aveva affinità con diversi panorami musicali. L’esperimento funzionò già dalle prime prove in quanto ognuno di noi caratterizzava gli arrangiamenti dei brani con il proprio stile ed influenze musicali. Per quanto riguarda il nome Peak nasce come idea riferendosi ai picchi sonori delle bande di frequenza… il nostro stile infatti si basa molto su cambi repentini di atmosfere musicali e situazioni ritmiche in continuo sviluppo in ogni brano''. Come nascono le vostre canzoni? Quali sono le vostre fonti di ispirazione? ''Solitamente Simone (voce e chitarra) propone una struttura grezza di voce e chitarra, da lì in poi ognuno caratterizza il brano a suo piacimento senza nessun limite… le strutture stesse vengono anch'esse stravolte e riviste da tutti''. Simone: ''Molti dei miei brani hanno come radice un ricordo, solitamente doloroso… nei brani dell’album dei Peak “Into your veins” c’è molto del mio passato... la perdita di un'amica, la paura di diventare cieco, la voglia di vivere al limite, la storia di un amica tossico-dipendente ...tutte situazioni di vita reale''. Cosa c'è nel vostro album “Into your veins”? ''C’è una parte di noi, sia a livello musicale tecnico che emotivo. Solitamente ci lasciamo trascinare dalla passione per dar vita ai brani, a volte è necessario lasciarsi inghiottire dal disagio e dalle problematiche della vita reale per dar quella vena cupa che ci contraddistingue''. Ci sono state difficoltà nella registrazione di questo album? ''A livello tecnico-musicale no… purtroppo le limitazioni di budget e attrezzature non sono state facili da gestire, specialmente in fase di mix... cio’ nonostante siamo soddisfatti della qualità audio… che sicuramente migliorerà nel prossimo album. Ci stiamo attrezzando!''. Il vostro album è ricco di sonorità alternative metal. Chi sono i vostri punti di riferimento musicali? ''Ognuno di noi ha influenze musicali diverse… dagli Alice in Chains, Nirvana, Pantera, Queens of The Stone Age, fino ai più recenti Tool, A Perfect Circle e molti altri…''. Avete già idee per un eventuale prossimo album? ''Si, siamo già al lavoro su diversi brani… le tematiche si estenderanno anche al mondo mediatico ed alle oscenità che ci obbligano a vedere e sentire… talk show, talent show, come la televisione manipola l’opinione pubblica e come riescono a “teleguidare” la massa dove vogliono loro. Già molti artisti e produttori affermati, come Red Ronnie per esempio, sono sul piede di guerra per combattere questo sistema malato e irrispettoso nei confronti dei veri artisti. I talent show, per essere più precisi, sono forse la causa maggiore del degrado musicale generale…''. Come ultima domanda... vorrei sapere quale è la vostra massima aspirazione come band. ''Non abbiamo obiettivi surreali… siamo pienamente coscienti del mondo in cui viviamo e che la nostra musica non è “adatta” ad un panorama musicale commerciale... ma, come molti altri stanno facendo, useremo situazioni mediatiche alternative''.