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12/04/2016   MASSIMO GERMINI
  ''Non c'è giorno in cui non mi renda conto di essere un privilegiato...''

Abbiamo incontrato il chitarrista, produttore e compositore Massimo Germini, noto per le sue collaborazioni con Roberto Vecchioni, Davide Van De Sfroos, Grazia Di Michele, Kaballà, Nicola Di Bari, Milva e tanti altri. Le tue origini artistiche, parliamone... ''La passione per la musica ce l'ho da che ho ricordi, a 13 anni ho cominciato a strimpellare la chitarra per poi studiarla con serietà: non mi sono più fermato''. Il giorno in cui hai detto ai tuoi "Voglio fare il musicista". ''Non lo ricordo sinceramente, ma non ho ricevuto grandi opposizioni''. Con un proprio stile, una propria identità musicale, ci si nasce, o lo si scopre durante il percorso? ''Bella domanda: in realtà è o dovrebbe essere l'obiettivo primario, e comunque lo scoprono gli altri''. Cosa ti lega di più alla musica cantautorale? ''Un amore adolescenziale''. Quali sono state le collaborazioni che reputi più importanti, e cosa hai appreso da ognuna di esse? ''Il bello del mio lavoro è che non si finisce mai di imparare. Da ognuna delle collaborazione sono uscito arricchito''. Da chitarrista hai mai sperimentato altri generi musicali? ''All'inizio si provano strade diverse, ora a 53 anni credo di avere le idee più chiare''. Autore e produttore... raccontaci qualcosa... ''Sono termini altisonanti che rimandano a personaggi molto più qualificati di me... diciamo che mi piace dare una mano a chi ha ancora un'idea romantica del lavoro di musicista''. Attualmente segui un progetto nelle carceri, di cosa si tratta? ''Da un'idea del mitico Franco Mussida, da un paio d'anni faccio parte di un progetto che si chiama Co2 e che ha l'obiettivo di diffondere la musica nelle carceri. Si parla di stretta relazione tra emozioni e musica e come quest'ultima incida sulle prime. Io vado nel carcere di Opera, esperienza umana e professionale entusiasmante''. La musica ti ha dato ciò che ti aspettavi? Quanto è stato faticoso arrivare fin qui? ''La musica mi ha dato e mi dà tantissimo, è una fonte inesauribile di emozioni. E' stato molto faticoso ma non c'è giorno in cui non mi renda conto di essere un privilegiato: in fondo faccio il lavoro che sognavo di fare da bambino''. Cosa c'è nei tuoi sogni da realizzare, e cosa invece realizzerai a breve? ''Visto il periodo che stiamo vivendo, il mio sogno da realizzare è quello di continuare a fare questo mestiere''.