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RICCARDO DI RIENZO
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15/04/2025   RICCARDO DI RIENZO
  ''Vorrei usare la chitarra per conoscere il mondo e stare con persone interessanti e creative...''

A 12 anni hai già più di 3.000 follower su Instagram, come ti fa sentire essere così seguito? ''Mi fa davvero un sacco piacere! È strano ma bello sapere che così tante persone guardano quello che faccio e apprezzano i miei video. Instagram mi dà anche la possibilità di conoscere altri musicisti, soprattutto ragazzi della mia età che suonano in giro per il mondo. A volte ci scriviamo e ci commentiamo i video, ed è super motivante!''.

Metallica, Slash, Mark Knopfler, Joe Satriani, Angus Young: direi che i tuoi gusti musicali sono ben delineati! Quali altre influenze puoi annoverare nel tuo stile chitarristico? ''Sì, sono i miei preferiti! Ma ascolto anche John Mayer, che ha un modo di suonare molto più morbido ma super emozionante. E poi… a me piace anche Eminem! Lo so, non c’entra con la chitarra, ma ha un ritmo pazzesco e mi carica un sacco. Quando suono, cerco sempre di mettere dentro un po’ di energia, come fa lui con le parole''.

Dove e quando nasce questa tua passione per le 6 corde? ''Quando ero piccolo avevo una spada di plastica, e facevo finta che fosse una chitarra! Simulavo gli assoli con la voce, tipo uaaaah neeeaauu neeeaauu! Poi, a otto anni, ho preso in mano la mia prima vera chitarra. Mio padre ha sempre avuto strumenti in casa e io non riuscivo a starci lontano. All’inizio era un gioco, poi ho capito che con la chitarra potevo fare… tanto, tanto rumore! 😄''.

Parlaci della tua band, i Chosen in Crisis… ''I Chosen in Crisis sono nati da Lab and Roll, che è un laboratorio dove ragazzi e ragazze si incontrano per suonare insieme. È una specie di scuola, ma molto più divertente! Suoniamo spesso dal vivo e mi piace tantissimo, anche perché nella band sono tutti più grandi di me… e altissimi! 😅 Però andiamo super d’accordo e ci divertiamo un sacco''.

Tuo padre, Massimo Di Rienzo, è a sua volta un musicista: quanto è stata ed è ancora importante la sua influenza? ''Tantissimo! È lui che mi ha fatto scoprire un sacco di musica e che mi dà consigli su come suonare meglio. Però non è solo un papà "serio": fa un po’ il boomer, scherza con me, e questo rende tutto ancora più divertente''.

Quali sono i tuoi sogni musicali? Con quali artisti ti piacerebbe collaborare in futuro? ''Mi piacerebbe tantissimo suonare con Slash o con i Metallica! Ma anche suonare con una tribute band sarebbe un sogno. Non è tanto la fama che mi interessa, quanto imparare a far divertire le persone. Vorrei usare la chitarra per conoscere il mondo e stare con persone interessanti e creative. Forse questo è il mio obiettivo più importante''.