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11/02/2025   MANICAs
  ''Abbiamo scavato nel contemporaneo ma cercato al contempo di alzare lo sguardo...''

MANICAs: se l’amore passa, l’arte è per sempre. Citiamo una frase di “Stupefacente”, uno dei tanti manifesti di questo nuovo disco dei MANICAs che tornano due dopo il bellissimo esordio “Posh Punk”. E qui incontriamo anche due anime preziose per quel che riguarda la contaminazione: Carmelo Pipitone e il grandissimo Robert Wheeler dei rinati Pere Ubu. Un disco come “Arcadia” è davvero difficile da lasciare in disparte, anche pensando a questa bella release in vinile sempre firmata dalla Wires Records.

Pensando al senso mitologico di questa parola, sentite che questo disco sia il disco dell'armonia per i MANICAs? ''Ci piace questa domanda perché ci fa conoscere il mito di Armonia: una storia d’amore e tragedia. Sicuramente Arcadia, il nostro album, è un gioco tra l’amore e la tragedia. In questo album infatti abbiamo scavato nel contemporaneo ma cercato al contempo di alzare lo sguardo. In questo guardiamo il mito, per cercare più profondità. Non parliamo dei miti della società dello spettacolo perché quelli fanno crescere solo il nostro malditesta, come diceva una vecchia canzone dei Bluvertigo''.

Oppure va letto come un modo di cercare armonia solo nel tornare a considerare noi stessi anziché il contesto degli altri?
 ''Dal personale al collettivo! Sembra un concetto vecchio, in stile ’77, ma noi crediamo che tutti nel fare arte, riuscendoci o meno, dovremmo tendere a quest’armonia''.

L'elettronica che sento in questo disco ha davvero poco a che fare con le nostre abitudini pop. Direzioni e radici a cui avete attinto?
 ''Noi che siamo di ampie vedute non entriamo nelle abitudini pop degli altri, anche perché ognuno con la musica ha i suoi problemi! A parte gli scherzi, le radici e direzioni sono tante e diversificate, quindi non vorremmo rientrare in una questione di “genere” ma più parlare di “modo” di fare la musica. A prescindere dalle scelte musicali infatti cerchiamo di rientrare in quelle realtà che suonano con onestà e che non relegano il pubblico al ruolo di consumatore passivo. La musica non è solo un prodotto!''.

Beh, inevitabile non citare i Pere Ubu. Un disco come "Carnival of Souls" sembra un diretto antenato di questo lavoro o sbaglio? ''
Non sbagli per niente, e anzi ti siamo grati di questa comparazione! Pensiamo a quanta bellezza sono riusciti a creare una band come i Pere Ubu! Album dopo album hanno sempre lavorato a crescere la loro forza musicale e lirica, rimanendo delle persone umili e di cuore. Pensate che dopo averli ascoltati live al T.P.O di Bologna è nata l'amicizia tra Francesco, bassista dei MANICAs, e Robert Wheeler. Robert ha ascoltato le evoluzioni dei brani, affezionandosi con il tempo al progetto. Quando ha deciso di collaborare ad un nostro brano per noi è stata una soddisfazione unica; che una punta del suo talento sia scalfita ora nel nostro disco è un onore che è difficile riuscire ad esprimere a parole!''.

Si torna ad una scena alternative dal centro sociale e distorsioni fuori estetica come accadeva negli anni '90? Un po' come nel video di "Bl4ck M4rk3t"...? ''Magari, noi ci faremmo la firma! Intanto però i centri sociali chiudono e i luoghi per fare live navigano in cattive acque. Noi ci confortiamo perché verso questo nuovo lavoro stiamo ricevendo molto affetto e con un po' di presunzione ci diciamo che la gente è stanca di essere presa per il culo da rapper da due lire, musica da lunapark, fenomeni indie che cantano con Topo Gigio una canzone di Modugno! Speriamo che in brani come Bl4ck M4rk3t e più in generale nel mondo di Arcadia qualcuno possa trovare un po' di conforto''.