Sono presenti 1359 interviste.

30/01/2025
SANTANGELO
''Non cerco l’emozione, arriva spontaneamente e poi sento un forte bisogno di liberarla...''

30/01/2025
KEN LA FEN
''Un pot pourri delle cose che ci piacciono di più, con la voglia di esplorare e dissacrare...''

tutte le interviste


interviste

30/01/2025   KEN LA FEN
  ''Un pot pourri delle cose che ci piacciono di più, con la voglia di esplorare e dissacrare...''

Cosa sia di preciso il “Trash Emozionale” devo ancora capirlo. Certo è che dietro la follia cinematica dei Ken La Fen, dietro le maschere, le allegorie che di certo dagli Elio ai Vallanzaska passando per gli Squallor, non è che ci sia poi tutta questa vena di originalità o di personalità. Eppure dietro il copione del folle pop/rock (di base indie non scordiamolo mai), esiste la forza delle emozioni e quel certo modo di sottolineare la vita di provincia, nei suoi pregi, nelle sue mancanze, dentro i suoi rapporti… “Tuo Padre” è tutto questo e noi, come sempre, indaghiamo da vicino.

Quale aspetto della vita di provincia abruzzese ha influenzato maggiormente il vostro approccio al pop elettronico? ''Probabilmente c’è più di un aspetto della vita di provincia che ha influenzato il nostro approccio al pop elettronico. Forse è stata semplicemente la via media (come citava John Malkovich nella serie ''The New Pope'' di Paolo Sorrentino). Incontrarsi a metà strada, come si fa nelle relazioni sane, questo è quello che abbiamo fatto, raccogliendo le nostre risorse, mettendo sul piatto i nostri talenti e le nostre inclinazioni, ci siamo ritrovati a sviluppare un progetto musicale dandogli un terreno che nessuno di noi 6 avrebbe mai pensato di esplorare in solitaria. Questo terreno è stato battezzato come Trash Emozionale, che è l’unione di heritage diversi appartenenti ad ascolti tutt’altro che vicini. C’è del pop elettronico, c’è del cantautorato, c’è l’indie, c’è il rock, c'è la dance degli anni 2000, c’è il folk e tante altre sfumature. Un pot pourri delle cose che ci piacciono di più, con la voglia di esplorare e dissacrare tutto quello che ci accade intorno''.

Esiste una sorta di “saggezza di paese” anche dentro il vostro modo di pensare alla musica? ''La saggezza di paese è un po' il fil rouge a cui cerchiamo di aggrapparci, non solo nel progetto Ken La Fen ma anche e soprattutto nell’affrontare la complessità del mondo attuale. E’ una sorta di manuale non scritto, semplice intuitivo che il piu delle volte viene snobbato o sottovalutato, come se dovessimo cercare nella complessità il vero senso delle cose. La saggezza di paese però ci dimostra che l’autenticità risiede nella semplicità''.

E se vi chiedessi che rapporto avete con l’innovazione? Nel senso: avete mai percepito un conflitto tra il voler innovare musicalmente e il rimanere fedeli alle radici culturali del vostro territorio? ''Il conflitto tra progresso e tradizione è proprio il motore principale che ci spinge a rimanere elastici e liberi di poter attingere ad elementi del passato, combinarli con quelli del presente o provare ad inventarne di nuovi''.

Anche nei vostri video c’è tantissima goliardia. Al di la della comicità, ha senso pensare che il vero messaggio è dietro l’allegoria? E qual è… se fosse così? ''Il vero messaggio per essere completo in tutti i suoi aspetti ha bisogno anche del video, che talvolta ribalta il significato della lirica ponendo l’ascoltatore in un bivio interpretativo. Ma la verità è che le strade sono entrambi percorribili ed entrambi valide. E’ un po' come lo ying e lo yang, c’è bisogno dell’opposto per dare la completezza del messaggio''.