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20/12/2024
10/12/2024 ROOMMATES
''A volte l'amore è un sentimento miope e mal riposto, che ci porta a convinzioni superficiali...''
Benvenuti. Il 2024 sancisce il vostro dodicesimo anno di attività con tre album in carnet. Quali episodi o situazioni decisive han contribuito a migliorare la vostra chiara e tangibile evoluzione stilistica? ''L’evoluzione è un processo che per definizione non ha mai pausa ed è alimentato tanto dalla quotidianità trascorsa insieme quanto dai singoli eventi grandi o piccoli. Gli eventi più iconici sono generalmente le condivisioni di tempo e di musica con tutti quelli che sono più grandi di noi e da cui possiamo apprendere e assorbire tanto l’Arte quanto l’attitudine. Penso quindi al Pistoia Blues e all’aver conosciuto Warren Haynes e i Gov’t Mule, esperienza profonda divisa tra il palco e un backstage caratterizzato dalla disponibilità e la voglia di condividere di musicisti di calibro mondiale. O alla lunga notte di Erba con Nick Oliveri, passata a parlare (beh, alla terza tequila anche il verbo “parlare” era forse eccessivo) con lui e i Mondo Generator di qualsiasi aspetto musicale e non.
A questo si aggiungono questi 12 anni trascorsi insieme sui palchi (grandi e piccoli), negli studi di registrazione, nelle sale prove con la costanza di chi, cascasse il mondo si ritrova per provare 2 volte alla settimana… o anche solo intorno ad un tavolo o appoggiati al bancone di un locale. E’ l’insieme di tutti questi momenti che fa la differenza e che ci porta ad essere determinati nel raggiungere un obiettivo comune: condividere la nostra musica''.
Eravate chiamati a dare un seguito al precedente album “Roots” ed oggi, pubblicate per la V-Rec label, l’interessante “Outside”, che annovera alla produzione il pregiato Pietro Foresti (Guns’N’Roses, Korn). Principalmente, sotto quale/i aspetto/i è stata fondamentale la sua presenza? ''Pietro è stato, ed è, il filo conduttore principale che ha portato avanti la nostra evoluzione artistica. Fin dai primi embrioni di ''Roots'' (parliamo del 2018) ci ha mostrato il processo artistico che, secondo lui, un disco deve seguire, un approccio che ci ha instradato verso entrambi i dischi che portano la sua firma. La sua presenza ci ha permesso di porci nuove domande, di natura più concettuale e metodologica, che meramente “strumentistica”. Pietro permette di consolidare le idee valide e rimodellare quelle meno incisive, e lo fa suggerendo, consigliando e mettendo a fuoco i punti importanti, facendo pulizia di tutto quello che non è essenziale. E’ un lavoro difficile, ma molto stimolante e troviamo che continui ad essere fondamentale per la buona riuscita di un disco come ‘Outside’''.
Ci descrivete, a brevi linee, la concettualità dei tre singoli estratti: “Friend or Foe”, “The sheep and the dog” e “Same”? ''I tre singoli sono inseriti in un disegno concettuale che caratterizza tutto il disco “Outside”. Nello specifico “Friend or Foe” rappresenta il trovarsi di fronte a persone che possono essere amici o nemici, a seconda di una visione non propriamente assoluta. E’ una sorta di visione che prende in considerazione le sfumature che stanno tra i due estremi, e lo fa parlando dei tre principali venti che spazzano la nostra Liguria.
“The Sheep and The Dog” prosegue naturalmente questo concetto, ed è un brano “politico” in quanto parla della caratteristica umana secondo cui il “gregge” è disposto a sacrificare la propria libertà in favore di una protezione da parte del “potere”. E questo spesso porta a compromessi decisamente dolorosi.
Infine “Same” è un brano che parla di amore, senza nominarlo mai, anzi, cercando di fare capire che spesso è un sentimento miope e mal riposto, che ci porta a convinzioni superficiali e del tutto inconsistenti''.
L’album esce in una bella confezione vinile + cd allegato, senza tralasciare l’affascinante copertina che merita una menzione in più. Di chi è l’opera e cosa rappresenta? ''“Outside” rappresenta l’uscita dell’essere umano “da sé stesso” e prosegue il cammino che iniziammo con “Roots” che ci portò a analizzare noi stessi per accettare i nostri peccati. Ora che usciamo da noi stessi lo facciamo in maniera non lineare ma radiale, come le radici di un albero. E nel farlo conosciamo cosa ci aspetta nel mondo esterno. Quindi usciamo da quello che era il nostro blocco primordiale, come la figura che si vede sulla copertina del disco, che non è nè uomo nè donna, ma è una entità neutra, resa magistralmente dall’artista Alessandro Paronuzzi che ha plasmato questo gioiello per noi''.
Negli ultimi tempi, avete vinto il prestigioso contest “Battle of the bands” al Torino Comics. Vi siete fatti un'idea di cosa sia piaciuto al pubblico per decretare la vostra vittoria? All’inizio, ve l’aspettavate oppure avete maturato, pian piano, concrete speranze durante lo svolgimento dell’evento? ''La “Battle of the Bands” è stato un evento spettacolare organizzato dai ragazzi del Joey’s Garage, durante il quale abbiamo partecipato a due selezioni “digitali” prima di arrivare al palco dell’evento. Essendo in testa ad entrambe le selezioni digitali, sapevamo di partire con qualche lunghezza di vantaggio. Il giorno dell’evento abbiamo conosciuto altri musicisti e band favolose come gli Hecho Mierda e i Finf e molti altri, che si sono rivelati veramente ottimi, ma alla fine siamo risultati vincitori, giocando sia su uno spettacolo ben rodato che su altre numerose carte vincenti che potrete sicuramente vedere durante qualsiasi nostro live''.
“Outside” è stato arrangiato e mixato da Vincenzo “Jack” Giacalone e masterizzato da Rick Veltrop. Inoltre si annoverano special guests. Ce ne parlate? Qual è il nucleo tematico dell’album? ''Oltre al nome di Pietro Foresti, di cui abbiamo già parlato, gli altri due sono stati validissimi compagni di viaggio. Jack è una persona splendida, che emana tranquillità e pacatezza, lavorare agli arrangiamenti con lui è stato insolito, in quanto si pensa che l’adrenalina sia una caratteristica fondamentale nel rock, ma lui ci ha insegnato che è solo una “delle vie”. Mr Veltrop ha messo “i fiocchi” al lavoro preparato da Jack, permettendo di innalzare il lavoro di un’altra tacca sostanziosa. Infine gli ospiti, che sono stati tre e tutti favolosi, li accomuna il fatto di aver condiviso del tempo con noi in diverse occasioni, e tutti e tre hanno avuto il piacere ad onorarci della loro presenza nel disco. Il primo è Alfredo D’Ecclesiis, voce e armonica de La Terza Classe, band napoletana nata poco dopo di noi, con cui dividemmo il palco del Pistoia Blues, in un periodo in cui nella loro formazione faceva parte anche Joe Bastianich. Alfredo è stato di cuore e collaborare con lui è stato divertente e molto stimolante, con lui abbiamo avuto una profonda voce su “The Sheep and The Dog”. Su “Friend or Foe” invece abbiamo due altri ospiti: Diego Cavallotti, che quando registrò il solo finale suonava con i giganteschi Lacuna Coil, e Nick Oliveri, che noi ricordiamo (e ne ridemmo parecchio insieme) inseguito dall’alce nel video di ''No One Knows'' con i Queens of the Stone Age. Con lui ci si conosceva dal live in cui abbiamo fatto da band di supporto ai Mondo Generator a Erba ed eravamo rimasti in contatto frequente durante il periodo Covid. Questi tasselli ci hanno permesso di completare un album, che come dicevo qualche risposta fa, parla dell’uscita da sé stessi dopo il lungo cammino di “Roots”. Ora proseguendo lungo le radici intorno a noi possiamo conoscere il mondo che ci circonda. Possiamo sperimentare il rapporto con gli altri, in ogni sua sfaccettatura. Possiamo conoscere sentimenti, persone, rischi e un mondo che potrebbe quasi essere infinito''.
Cosa seguirà? Tour, showcases, promo radio-tv? Se avete già concerti in programma, annunciateli pure qui... ''Abbiamo in programma un tour italiano, alcuni showcase e promo in radio. Il calendario è ancora in evoluzione ma possiamo già spoilerare alcune date: ven 24/01 Centrale 66 - Modena, sab 25/01 Lupus In Fabula - Nimis (UD), ven 20/03 Rock'N'Roll - Milano, sab 21/03 The Factory - SanMartino BuonAlbergo (VR) (opening Alteria), ven 11/04 Torino Comics - Torino. Per rimanere sempre aggiornati sul mondo Roommates potete seguirci sui nostri social e sul canale WhatsApp:
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