interviste

10/12/2024 SITRA
''La scrittura per me è terapeutica e liberatoria...''

Bello il visual che troviamo in rete, nato dalla collaborazione con Zona Studios di Salerno. Bello l’inciso che si pianta in testa sin dal primo ascolto. Bello questo “Noi”, la prima release ufficiale di SITRA, al secolo Alessandra Del Grosso, cantautrice, compositrice e produttrice salernitana. Un suono elettronico che vede anche l’apporto di Mauro Zotti e ci traghetta dentro senari metropolitani, notturni, tossici. Ma c’è la delicatezza romantica di un amore ancora da comprendere…

Il suono elettronico per te è stato sempre un orizzonte aperto o una moda da cavalcare? ''L'uso dell'elettronica è sempre stata una passione, oltre ad essere una cantautrice e produttrice, sono anche tastierista appassionata al mondo dei synth e del sound design. La computer music per me è libertà d'espressione''.

Che poi questo brano nasce piano e voce... perché poi vestirlo di futuro? ''L'ho vestito in maniera istintiva, senza pensarci troppo''.

E se ti chiedessi delle radici? A chi dobbiamo pagare un debito di riconoscenza per questo suono? ''Ascolto tanta musica diversa quindi, sono influenzata da tanti generi... Il sound che esce fuori da ogni singolo brano è espressione del mio gusto da producer. Produco selezionando i suoni che mi piacciono oppure, quando non sono soddisfatta, li modello io stessa''.

L'amore tossico... quanta biografia c'è o è servita per scrivere questa canzone? ''La scrittura per me è terapeutica e liberatoria. Il brano è autenticamente biografico, come è autentico il mio approccio verso l'arte. Non scrivo, arrangio e produco nulla se non sento l'esigenza di esprimermi davvero. I testi e le melodie nascono da un flusso spontaneo''.