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20/12/2024
12/11/2024 GRETA COMINELLI
''Ognuno di noi dovrebbe accendere la luce del pensiero ed esserne portatore nella vita di tutti i giorni...''
Il concetto di ribellione è centrale in questo progetto. C'è un messaggio specifico che speri possa risuonare con i tuoi ascoltatori più giovani? ''Sì, agli ascoltatori più giovani, ma anche a quelli meno giovani, vorrei che risuonasse il concetto che la vera ribellione non ha nulla a che fare con prepotenza, violenza e tutto ciò a cui siamo tristemente abituati quotidianamente. Ribellarsi davvero è scavare dentro sé stessi per migliorarsi, è connettersi con empatia con l'altro, è ricercare la bellezza ed emozionarsi per le piccole cose, è concentrarsi sul proprio autentico sentire e lottare tenacemente e onestamente per i propri obiettivi. Ribellarsi è non lasciarsi abbattere dalle difficoltà e condizionare dal giudizio altrui, è non cadere nel baratro della confusione in cui è inghiottita questa società, è non farsi ingannare dal mito della performance e delle false illusioni. Ognuno di noi dovrebbe accendere la luce del pensiero ed esserne portatore nella vita di tutti i giorni per partecipare attivamente alla costruzione di un mondo migliore''.
Le influenze retrò e l'estetica legata alla Belle Epoque e agli anni '30 sono molto particolari per un progetto pop. Cosa ti affascina maggiormente di queste epoche, e come hai interpretato questi elementi per renderli attuali? ''Della Belle Epoque mi affascina molto l'aspetto estetico formale che si manifesta attraverso eleganza, sinuosità delle linee di ispirazione naturalistica, toni delicati e caldi e l'aspetto legato al pensiero. È infatti molto interessante notare come tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 vi fosse grande fiducia nel progresso umano per il miglioramento dell’umanità nel suo insieme e venisse dato valore alla cultura, all' esplorazione della psiche, della bellezza, dell'arte che si addentrava in temi come il sogno e la sensualità. Dal punto di vista pittorico invece non posso non esprimere tutta l'emozione che suscitano in me le opere impressioniste, attraverso l'enfasi conferita alla luce e al colore.
Degli anni '30 invece, adoro in modo particolare la musica: il genere che dominò e si sviluppò in modo significativo fu lo swing, che si caratterizzava per ritmi vivaci che invitavano al ballo, e canzoni leggere, melodiche con testi sentimentali o spensierati. Tra le cantanti del periodo voglio ricordare la meravigliosa Ella Fitzgerald.
Gli elementi stilistici illustrati, sono stati da me interpretati in modo attuale utilizzando suoni elettronici mentre quelli concettuali, facendo riferimento a mie riflessioni, al mio vissuto e ad una comparazione con la nostra contemporaneità''.
Se potessi scegliere una scena o un ambiente in cui far risuonare questo EP, quale sarebbe? C'è un'immagine o un luogo che si sente perfettamente in sintonia con "Luce ribelle dell'alba"? ''Sicuramente questo EP lo associo all'ambiente teatrale e cinematografico. Immagino figure che danzano e cantano sui tetti di una romantica Parigi senza tempo, immersa nel calore del giallo e dell'arancione delle foglie d'autunno. Vedo in lontananza le luci di una giostra di cavalli, sento nel vento il profumo di caldarroste e respiro tutta la magia che solo i sogni più belli sanno dare''.