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22/11/2024
30/08/2024 ZER05
''Abbiamo tre minuti di tempo per comunicare con chi ci ascolta, non vogliamo sprecarli dietro a mode o apparenze...''
Ciao, ci raccontate qualcosa della vostra band? ''Il primo embrione, nonostante la pandemia, si muove nel 2020 quando il batterista ed il chitarrista decidono di tornare a fare musica dopo qualche anno di pausa. Una volta trovato il bassista, le cose ricominciano a funzionare e, nell’arco di qualche mese, lavoriamo su una serie di primi inediti. Dopo un primo demo registrato live nel 2021, nel 2022 arriva la voce femminile ed il primo EP “Quando viene notte”. Poi nuovi inediti e la scelta di cambiare studio di registrazione e fonico (molto più giovane di noi, particolare rivelatosi fondamentale) e, nel 2023, un altro EP: “Frequentare luoghi comuni”. La formula sembra funzionare, continuiamo a lavorare su nuove canzoni e quindi, a fine agosto, daremo alle stampe il nuovo singolo ma, potenzialmente, ne abbiamo già pronti altri tre''.
Qual è il significato dietro il titolo "Il Passeggero”? ''Il passeggero siamo tutti noi, alle prese con la vita. Qualcuno ci ha scelto ed ora ci troviamo ad affrontarla come un vero e proprio viaggio. Non abbiamo comprato il biglietto volontariamente ma siamo sul treno, sta ora a noi decidere cosa fare fra una stazione e l’altra. Il treno non si ferma''.
In che modo il vostro background musicale ha influenzato la creazione di "Il Passeggero”? ''Il nostro background musicale ci influenza sempre, in ogni nuova canzone che facciamo. Crediamo sia però una influenza passiva perché, non cerchiamo mai di partire da una canzone di qualcun altro per cercare di ricrearla. L’influenza ci arriva sul modo di suonare, sulla scelta degli effetti, sulle caratterizzazione che vogliamo dare al brano. Ad esempio, David Gilmour e The Edge sono i riferimenti principali del nostro chitarrista, e pensiamo che ne “Il Passeggero” queste influenze si sentano, ma il brano non suona come una copia di qualcosa dei Pink Floyd o degli U2''.
Quali sono i valori che guidano la vostra carriera musicale? ''Il centro di tutto deve essere ed è la musica ed il testo. Abbiamo i famosi tre minuti di tempo per comunicare con chi ci ascolta, non vogliamo sprecarli dietro a mode o apparenze. Ciò che conta è trasmettere il nostro essere. Nella forma più spontanea possibile''.
Come mantenete viva la vostra passione per la musica nel tempo? ''Nutrendoci di musica, novità, concerti, nuovi dischi, nuove band, nuove canzoni ogni giorno. Oggi riteniamo sia più facile, se la musica in streaming da una parte ci ha privato di alcuni aspetti romantici (l’uscita fisica del supporto, la necessità di avere un supporto fisico per ascoltare musica…ecc…), dall’altra ha reso la musica disponibile sempre e comunque, basta solo avere voglia di premere play. Stesso discorso per chi la musica vuole suonarla. Oggi tutto è disponibile in rete: tablature, tutorial sulle canzoni, sugli strumenti, sui devices, recensioni…ecc… Anche qui tutto alla portata di tutti''.