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20/12/2024
30/07/2024 TARANTOLA
''I valori, i temi e il senso di unione che la musica in levare crea in qualunque parte del mondo...''
“Capufriska” è il nuovo e quarto singolo dei Tarantola che si pregia dei feat. di Papa Leu e Brass Brothers. Il brano, pubblicato da The Sound of Everything, e distribuito da The Orchard, anticipa la pubblicazione del nuovo album ''One Blood'' in uscita il prossimo autunno. I Tarantola anche per questo brano si avvalgono della collaborazione del dj, Mc e produttore Sabaman, anche lui di origini salentine come Mauro Lacandia, fondatore della band, e chiamano ad intervenire in qualità di ospiti Papa Leu, tra i più noti e rispettati artisti del reggae salentino, e la Brass Brothers, una street band itinerante conosciuta per la sua energia esplosiva. Abbiamo per l’occasione incontrato Mauro Lacandia e ci siamo fatti raccontare dei nuovi singoli e dell’album “One Blood” previsto per il prossimo autunno.
“Original Terron”, “Soul Vibration”, “Capufriska” sono i singoli usciti fino ad ora che anticipano il nuovo album “One Blood”, previsto per il prossimo autunno, vuoi descrivere con un aggettivo questi brani? (un aggettivo per ciascun brano) ''“Original Terron” Orgoglioso, “Soul Vibration” Unificatore, “Capufriska” Spensierato''.
“Capufriska” è scritta da Tarantola insieme a Sabaman e vede i feat di Papa Leu e Brass Brothers, come nascono queste collaborazioni? ''Seguiamo e apprezziamo la musica di Papa Leu da tantissimi anni e speravamo da molto tempo di poter lavorare insieme a lui. Una serie di coincidenze ci ha portato a conoscerci e creare la canzone insieme. La positività e l'energia di Papà Leu é stata molto contagiosa, sia nello scrivere che nel girare il video. I Brass Brothers, Luigi e Cosimo, sono amici di infanzia: siamo cresciuti nello stesso paese (Erchie BR), abbiamo tantissimi amici in comune e abbiamo sviluppato con il tempo l’amore e l’interesse per la musica reggae''.
Lavorate a distanza? ''Lavoriamo soprattutto a distanza. Preferiremmo lavorare insieme ma vivendo in due nazioni diverse non é facile lavorare nello stesso studio''.
E’ uscito da poco il videoclip del brano “Capufriska” che è stato girato in Italia, anche se il quartier generale dei Tarantola è Londra, ci vuoi spiegare questa scelta? ''“Capufriska” parla del Salento, parla dei modi di vita tipici del sud Italia. Volevo registrare il video nel posto che sento più vicino e dove sono cresciuto (Specchiarica, Salina Dei Monaci, Torre Colimena)''.
Tra i singoli pubblicati fino ad ora, c’è un brano al quale sei più legato? Se sì, perché? ''“Original Terron” ha sicuramente creato una nuova corrente e sonorità che ripeteremo sicuramente nel futuro. Con “Original Terron” si è creata un'amicizia importante con Stefano (Sabama) che spero duri tutta la vita. “Soul Vibration”, invece, è una canzone che ho scritto davvero col cuore, senza pensare troppo a convenzioni, regole. Ho lasciato che fosse l’istinto e le sensazioni a trasportarmi. ''Capufriska'', ultimo singolo, è stato il più semplice da creare. Tutto ha funzionato in maniera spontanea da subito''.
Da dove nasce la tua passione per il reggae? ''In Salento abbiamo sempre avuto tantissimi, concerti, festival, dancehall e vari eventi che ti trasportano con le sonorità positive e ti aiutano a conoscere tantissima gente fantastica che crede in un cambiamento positivo. Amo il reggae non solo per le sonorità, ma soprattutto per i valori, i temi e il senso di unione che la musica in levare crea in qualunque parte del mondo''.
In questi mesi state ancora lavorando sull’album o è già stato ultimato? ''Non è ancora ultimato, continuiamo a scrivere e fino all' ultimo secondo e quando sarà il momento sceglieremo le canzoni che consideriamo le migliori''.