Sono presenti 1311 interviste.

30/08/2024
ZER05
''Abbiamo tre minuti di tempo per comunicare con chi ci ascolta, non vogliamo sprecarli dietro a mode o apparenze...''

29/08/2024
MARCO ELBA
''Con la mia musica voglio emozionare ma anche divertire, lasciare qualcosa in ogni mio ascoltatore...''

tutte le interviste


interviste

23/07/2024   CHARLES GOODGER
  ''Il suono del pianoforte trascende il passaggio degli anni...''

Un grande compositore, noto anche per essere esperto linguista e fondatore del metodo FunSongs per l’apprendimento della lingua inglese attraverso le canzoni animate. Parliamo di Charles Goodger, ormai di stanza in Italia, parliamo di lui che dentro le trame della PRIMA Classic, fondata dal soprano di fama internazionale Marina Rebeka, fa uscire un disco che ha la grazie e la delicatezza di un sogno. Si intitola - didascalicamente parlando - “The Music of Travel" e noi come sempre ci stiamo dentro, senza sporcare minimamente ogni tasto di questo pianoforte.

Un disco così classico… perché una copertina così digitale?
 ''Non so esattamente cosa intendiate per "classico". È vero che amo - e cerco di suonare al meglio - alcuni pezzi iconici composti dai grandi maestri della musica classica come Bach e Chopin; infatti, i brani "Labedoyère" ed "Eaton Reverie" riflettono la loro influenza in alcune frasi. Tuttavia, non credo sia giusto etichettare l'intero album come un'opera di musica classica - ci sono molte altre influenze: jazz in "Some time in Verona", folk in "Genoa Genova" e minimalismo alla Philip Glass in "Cinque Terre" e "Capetian Dynasty". La copertina, disegnata dai grafici lettoni Andrew e Tatyana Vlasova, vuole suggerire l'emozione del viaggio e della scoperta, puntando sulla curiosità dei bambini. Tramite la FunSongs, lavoro da anni con insegnanti e bambini della scuola primaria. Oltre al logo della Prima Classic, si vede anche quello di FunSongs. È evidente che i grafici abbiano utilizzato la tecnologia digitale per creare la copertina''.


Che cosa c'è di futuro dentro questo suono?
 ''Scusatemi ancora ma non capisco bene cosa intendiate per "futuro" in relazione al suono. Tutti i brani sono stati suonati sul bellissimo pianoforte a coda Yamaha presso la Red Pill Facility di Gianluca Gadda a Bologna. Per me, il suono del pianoforte trascende il passaggio degli anni''.

E cosa invece del passato classico? ''
Il concetto di base di "The Music of Travel" ha a che fare con la nostalgia - una sorta di recherche du temps perdu in musica – il ricatturare certe emozioni suscitate dai miei ricordi di contesti, persone e situazioni del mio passato. Ho avuto la fortuna di viaggiare molto e di vivere in diversi paesi e città. È chiaro che le emozioni o le suggestioni sono soggettive e personali; ognuno ha il suo mondo e bagaglio di esperienze, ma trattandosi di musica, l'aspetto estetico è fondamentale e quindi, se c'è della bellezza in queste melodie, spero che l'ascoltatore riesca a percepirla''.


La connessione con la PRIMA Classic ha origini antiche per te o sbaglio? ''
Indirettamente ho conosciuto la Prima Classic tramite Al Bano Carrisi, che avevo incontrato inizialmente all'Ambasciata italiana a Riga. Durante il Covid, ha pubblicato ''Terra d'Ambra e di Emozioni - Land of Amber'', una mia canzone che loda (in inglese e italiano, con adattamento del mio testo originale di Alberto Zeppieri) le bellezze della Lettonia. Volevo che Al Bano cantasse una nuova versione della canzone in duetto con la famosissima soprano Marina Rebeka. Purtroppo, il progetto non si è mai realizzato, ma sono rimasto in contatto con Marina e suo marito Edgardo Vertanessian, fondatori dell'etichetta americana Prima Classic. Una canzone che ho scritto per Marina, ''Tell the World'', sarà pubblicata a novembre sempre dalla Prima Classic. 
Un giorno ho fatto sentire ad Edgardo alcune demo di composizioni al pianoforte scritte in diversi periodi della mia vita. Gli sono piaciuti e così è nato il progetto The Music of Travel. Negli anni '90 avevo pubblicato un corso d'inglese per la casa editrice scolastica Juvenilia intitolato ''The Language of Travel''. Così mi è venuta l’idea del titolo. Ho viaggiato ampiamente negli Stati Uniti occidentali raccogliendo materiale per il corso; è lì che ho scritto "Open Country" durante il mio viaggio al bellissimo Monument Valley e le vaste praterie del West''.


Di questo disco farai anche dei video? ''
Magari! Potrebbe essere un'ottima idea. Ne parlerò con Prima Classic''.