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14/06/2024   SAX THIS CANDY
  ''Oggettivamente l'attuale scena mainstream italiana sta mostrando proprio un brutto lato di sé...''

''God Is My Witness'', pubblicato dall’etichetta Vina Records in collaborazione con Grammofono alla Nitro, è il secondo album dei Sax This Candy ed esce a distanza di otto anni dal primo lavoro. Con questo nuovo album la band pescarese torna con una nuova veste che aggiunge delle componenti elettroniche alla sua anima punk no-wave. Dieci tracce registrate negli studi di Grammofono alla Nitro, a Pescara, sono il risultato di un lungo percorso di ricerca. Abbiamo incontrato i Sax this Candy e ci siamo fatti raccontare la loro storia e come è nato questo nuovo album.

I Sax This Candy si formano a Pescara tra il 2012 e 2013, come vi siete conosciuti? in quale contesto? ''Il gruppo nasce a Pescara da una conoscenza prettamente artistica. Ci seguivamo rispettivamente con le nostre vecchie band (Virgin LoveJuice, Ovadia, Roadkill Dogs, Reparto 6, Intifada) e alla fine il cantante Fabio ci ha messi insieme in sala prove nei suoi studi di “Grammofono alla Nitro”. Da subito il feeling è scattato e le idee si sono concretizzate in maniera fluida e costante''.

Sono passati otto anni dalla vostra precedente release, in questi otto anni vi siete allontanati dalla musica o avete continuato a suonare e scrivere? ''In questi 8 anni abbiamo messo insieme idee, sperimentato nuove componenti, l’elettronica su tutte, e guardato oltre il nostro classico retroterra artistico. L’attesa per l’uscita di “God is my witness” ha comunque subito l’influenza della pandemia: abbiamo voluto attendere tempi idonei per la sua uscita e la relativa promozione''.

''God is my witness'' è il vostro nuovo album, quando avete cominciato a scrivere i brani? ''I brani di “God is my witness” vengono da lontano. Con l’uscita del batterista che ha collaborato al primo album, avevamo già tra le mani parti di bozze per un nuovo repertorio. Cogliendo l’occasione abbiamo sperimentato l’elettronica ed un nuovo modo di comporre musica e arrangiamenti. Abbiamo poi continuato a mettere carne al fuoco con la creazione di nuovi pezzi tra cui alcuni già in cantiere per un eventuale nuovo lavoro''.

All’interno della band chi scrive testi e musica? ''La musica generalmente è frutto di riff e temi da parte di chitarra (Ivano Ursini) e basso (Giannicola D’Angelo); il tutto viene poi arrangiato tutti insieme attraverso session e buona parte di istinto. I testi sono a cura del cantante Fabio Di Zio aka Artista Sadico''.

Cosa pensate dell’attuale scena musicale italiana? ''La risposta a questa domanda è sempre un terreno scivoloso: si rischia da un lato di sembrare presuntuosi e dall’altro magari di essere un po’ paraculi. Crediamo che oggettivamente l’attuale scena mainstream italiana stia mostrando proprio un brutto lato di sé. Noi comunque seguiamo attentamente ciò che accade perché bisogna conoscere prima di tutto il contesto che ci circonda, mettendo da parte snobbismi vari; poi naturalmente ci sono cose che, relativamente al nostro personale gusto, ci fanno davvero schifo ed altre che invece possono essere considerate piuttosto interessanti. Diverso il discorso per il panorama underground: qui troviamo artisti che meriterebbero davvero di emergere con prepotenza''.

E del ruolo che oggigiorno rivestono i social? ''Nel bene e nel male i social oggi sono uno strumento fondamentale. La differenza è data dal loro modo di utilizzo, dallo stile e la forma che si decide di dargli, ma anche dal livello culturale, e soprattutto etico, che ogni admin possiede. Noi di certo li usiamo per promuoverci e restare in contatto con chi ci segue. I social ci permettono anche di scoprire altre band, situazioni e musicisti che altrimenti si rischierebbe di ignorare. Grazie comunque per non averci chiesto cosa ne pensiamo dei nuovi mezzi di diffusione e fruizione digitale della musica…''.