interviste

02/05/2024 DELALIBRA
''Assumo diverse forme, sia come semplice ragazzo che come ragno antropomorfo...''

Da venerdì 26 aprile è disponibile "TEMPOXL’AMORE'', il nuovo singolo di Delalibra, alias Diego Ferrari. Questo brano, un elettropop con sfumature anni '80, si distingue per la sua estetica dark e il suo messaggio profondo sull'amore. In un'intervista esclusiva, dove l'amore e l'ansia si intrecciano in un turbinio di emozioni, Delalibra ci parla del suo universo.

Qual è stata la tua esperienza presso il Liceo Artistico Arcangeli e come ha influenzato il tuo percorso artistico? ''Mi ha cambiato la vita! Un’esperienza più che positiva che finalmente mi ha dato modo di dare fiducia nelle persone conoscendo artisti di ogni genere con una mentalità aperta, pieni di ispirazione e con cui potevo finalmente trovare degli interessi comuni''.

Puoi raccontarci come è nata la tua passione per la musica Dance Pop e come questa incide sul tuo stile musicale? ''Credo che la Dance sia un genere che quasi tutti noi finiamo per ascoltare e apprezzare. La mia passione è nata grazie alla musica degli anni 2010 che mi ha accompagnato, sia durante la mia quotidianità, sia durante il mio percorso artistico musicale. Pensare alla capacità di una canzone di suscitare il desiderio di ballare, anche trasmettendo messaggi profondi e non solo superficiali, la rende un genere veramente essenziale. Ballare aiuta a esprimere messaggi e a sfogarsi, ed è questo che voglio comunicare attraverso i ritmi energici delle mie canzoni''.

Spiegaci il concetto di Delalibra come "essere vivente androgino" e come questa visione si riflette nella tua musica e nella tua arte? ''Delalibra non si identifica con alcun genere specifico! È nato per esprimere e condividere messaggi attraverso la sua voce e il suo corpo. Assume spesso diverse forme, sia come un semplice ragazzo che come un ragno antropomorfo, e può variare da un vampiro a un'entità fatata. Il messaggio di una canzone è logicamente influenzato dall'estetica del "personaggio" che la trasmette''.

Cosa ti ha spinto a scrivere “TEMPOXL’AMORE”, il tuo primo singolo in italiano, e qual è stata la sfida più grande nel farlo? ''Numerose delusioni in vari ambiti mi hanno spinto a fare un'autoriflessione per capire cosa mi impedisse di godermi i momenti belli tanto attesi. Questa analisi l'ho trasformata in una canzone dove ho scoperto che il blocco che riscontravo e riscontro tutt'ora è chiamato ansia. La sfida più grande nel realizzare il singolo è stata proprio la scrittura in italiano. Volevo parole specifiche che dessero groove e un ritmo alla mia voce''.

Quali sono i temi ricorrenti nelle tue canzoni e nelle tue opere d'arte e perché ti senti attratto da essi? ''I temi non saranno mai sempre gli stessi ma ciò che rimarrà costante sarà il modo in cui io li esprimerò''.