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20/12/2024
18/04/2024 SONIA VETTORATO
''Siamo un Paese estremamente arretrato in fatto di cultura musicale, e c’è poco rispetto per la figura del musicista...''
“Mi diplomo in pianoforte nel 1989 sotto la guida del Maestro Maria Rosa Bodini e inizio subito a dare concerti come solista e in diverse formazioni. Contemporaneamente comincio a svolgere una intensa attività didattica, insegno pianoforte classico e moderno in Istituti musicali”.
Pianista eclettica, diplomata in piano classico, Sonia Vettorato è di Lainate, alle porte di Milano, e ha arricchito la sua formazione con competenze pop e jazz. Svolge una intensa attività concertistica in teatri, e location di prestigio italiane ed estere, raccogliendo unanimi consensi per l’originalità e l’eleganza del suo vasto repertorio. Collabora stabilmente con i più noti grand hotel e viene chiamata in conventions e manifestazioni di rilievo come solista e con cantanti e strumentisti.
Perché ne parliamo? Perché la sua esperienza aiuta a capire come è la vita vera di un musicista nell’Italia di oggi: tanta fatica, tante promesse (spesso non mantenute) da enti e privati per organizzare eventi di qualità, e tanta passione per andare avanti. “Mi occupo di musica da un trentennio – dice Sonia sul suo sito - La musica è la mia vita e la mia più grande passione. Adoro farla in prima persona e portarla a grandi e piccini come esecutrice e come didatta”.
Un repertorio vasto, dalla lirica al jazz al pop, da Verdi ad Annalisa passando per Rota, Morricone, Allevi. “Le mie proposte musicali si caratterizzano per l'estrema raffinatezza, il suono del pianoforte è caldo e avvolgente e la mia gioia più grande è regalare emozioni attraverso questo meraviglioso strumento” dice Sonia. Il pianoforte è nato in Italia con il fortepiano di Bartolomeo Cristofori, come il melodramma. Ma la dura vita del musicista di oggi racconta ben altro. Sonia lavora per eventi, congressi, matrimoni in luoghi sontuosi. Ma la fatica è molta.
“Faccio musica in modo serio e lavoro nell’intrattenimento elegante. Ma è dura. Fare oggi i musicisti significa tanta fatica – ci dice Sonia Vettorato – e dovete mettere in conto molti sacrifici. Tante porte che promettono di aprirsi, vi si chiudono in faccia. E questo nonostante l’italiano sia la lingua su tutti gli spartiti del mondo. Siamo un Paese estremamente arretrato in fatto di cultura musicale, e c’è poco rispetto per la figura del musicista che, tranne rari casi, è considerato poco più che un giullare. Quindi a costo zero o con budget irrisori”.
Parole forti, ma che fotografano una situazione diffusa. E Sonia è brava a destreggiarsi tra varie situazioni e vari repertori, e può contare sull’insegnamento. Una vita per la musica, insomma. “Con il covid il mondo della musica è cambiato radicalmente. C’è stata una vera falcidie. Molti hanno cambiato lavoro. Chi ha resistito, si deve adattare a un nuovo modo di proporsi e di stare sul mercato. Adesso è il momento delle violiniste che suonano con le basi, e del pianista che canta. In parallelo c’è stato il boom dei deejay. E in molti locali ci si accontenta del karaoke o, nei locali grossi, di qualche orchestra per ballare. La lirica andrebbe più valorizzata, perché è nel nostro Dna culturale” dice Sonia.
Sonia che annuncia però nuovi progetti. “Lavoro a un quartetto con flauto, clarinetto, pianoforte e voce, con un repertorio che spazia dal 1901 al 1950, la musica popolare dei nostri nonni, una rivisitazione in chiave moderna di un repertorio storico. Come sempre racconto molto la musica che propongo live, interagendo con il pubblico per approfondire le caratteristiche di ogni brano”. Tra i vari progetti di Sonia ci sono concerti negli alberghi di lusso del lago di Como e un tour in cui il concerto diventa occasione di aggregazione, valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e storico del territorio, momento di intrattenimento e di conoscenza, un tour tra chiese, dimore storiche e palazzi del Lario, oggi gettonatissimo dal turismo d’elite e dai vip.
Il repertorio di Sonia e dei suoi collaboratori è molto vasto, come detto. Si va dai Beatles a “Lullaby of Birdland”, standard celeberrimo della tradizione jazz. Per qualsiasi approfondimento, ascoltatela dal vivo e prima ancora esplorate il suo canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCTeS-FfXe_0smdyJhF3_xbw.