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20/12/2024
28/03/2024 CHIANLUCA
''Ogni data live è sempre stata un passo importante verso quello che sono oggi...''
Ciao Chianluca (Gianluca Chiarelli). Negli anni, il tuo percorso solista è stato caratterizzato, principalmente, da una serie di singoli e due e.p. Non ti sentivi ancora pronto per un LP oppure è stato un modo per sondare pian-piano il gusto del pubblico? ''Ciao! Probabilmente entrambe le cose, anche se comunque molte delle canzoni presenti in questo disco nascevano in momenti della mia vita non troppo distanti da quelle inserite nei precedenti EP''.
Oggi, finalmente approdi al full-lenght “Vivere all’infinito”, che ingloba 8 brani interessanti, effigianti vari stili sonori. Quali sono quelli che ti hanno più impegnato a livello di ricerca sonora? Ti rivelo che le mie preferite sono “Disco sapiens” ed “Eclissi di marzo”, per la loro ben distinta personalità... ''Inizialmente le prime tre canzoni presenti nel disco erano uscite nel 2022 come singoli indipendenti e con una diversa sonorità. Il punto di svolta è stata la lavorazione di "Girasoli", che ha dato l'illuminazione necessaria a me e Stefano Cozzi (co-producer del disco) affinché trovassimo il sound che volevamo avere per l'intero disco, e così sono state poste le basi anche per tutte le altre, compresa la reincisione delle prime tre''.
Il tuo è un cantautorato scritto (parole tue…) “fra le piramidi o in un castello antico per vivere all’infinito”. Ebbene, questa profonda sensazione si ricrea in ogni occasione che componi? Cosa vuoi intendere più nello specifico? ''Non compongo spesso ma quando l'istinto o il destino mi chiamano cerco sempre di ricreare quella sensazione sognante molto cinematografica alla "Ritorno al futuro" o alla "Indiana Jones" o alla "trilogia del dollaro" di Sergio Leone''.
Nella tracklist, presenziano 2 cover: una di Battisti e una di Carosone. Mi sembra che in “Emozioni” ci sia tanta volontà di sperimentare ed esprime bene il tuo fine artistico, mentre in “Tu vuò fa l’americano” ci sia più omogeneità. E’ così? E perché hai scelto queste? ''Non mi considero solo un cantautore (a volte nemmeno quello) ma anche un interprete. La scelta del brano di Battisti ricade sul fatto che sia il mio artista italiano preferito e mi piaceva il modo originale in cui ho arrangiato la sua "Emozioni". Per quanto riguarda Carosone ho optato per una scelta di "sangue" oltre al fatto che mi diverte sempre tantissimo suonare "Tu vuo fa l'americano"''.
Benchè non sei sulla scena da molti anni, hai già accumulato la bellezza di 300 live. Quali sono le date e gli incontri che ricordi con maggior intensità? ''Ho iniziato ad esibirmi a diciassette anni e nel tempo ho suonato con diversi progetti musicali e ogni data è sempre stata un passo importante verso quello che sono oggi. Porto sempre con me quelle cinque / sei date indimenticabili ma se proprio dovessi nominarne una fra queste ricordo con piacere la recente esibizione alle Cantine de l'Arena dello scorso dicembre organizzata da Vrec Music Label che non finirò mai di ringraziare''.
Le tue influenze spaziano dal rock, pop, British al prog, con chiari riferimenti ai vari Pink Floyd, P.F.M., Bowie, Oasis. Cosa ti hanno insegnato, nell’ideazione progettuale, questi Big? ''Oltre a questi artisti, come punta dell'iceberg personale ci sono i Beatles e i Pooh che ho sempre ascoltato e preso come punto di riferimento e che hanno concretamente plasmato il mio DNA musicale. I Beatles mi hanno trasmesso l'instancabile voglia di fare concerti, l'entusiasmo e la spensieratezza. I Pooh la voglia di sperimentare e una certa disciplina tecnica, sia in studio ma anche sul palco''.
“Vivere all’infinito” esce in limited edition di 300 copie in CD per la V-Rec label. Stai preparando un tour? Se sì, prevediamo (e te lo auguriamo profondamente) che le copie non tarderanno ad esaurirsi. Chi ti accompagnerà sul palco? ''Grazie mille e sì, ci saranno diverse tappe di promozione live (sia in elettrico ma anche in acustico o piano e voce) e solitamente sul palco mi esibisco quando sono in trio con una formazione ormai consolidata da anni con alla batteria Fabio Marcolongo, alla chitarra Gennaro Porcelli e io che mi triplico occupandomi di tutto il resto ovvero synth bass, voce e tastiere''. (Max Casali)