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21/07/2023   OVERCARDANO
  ''A volte basta un contatto, un odore per far scattare la scintilla...''

Il progetto Overcardano nasce nel 2022, grazie all’amore per la musica che unisce tutti i componenti del trio romano. Un progetto a misura di uomo, o meglio… di band. Sicuramente il loro slogan è “rivendicare il diritto di esistere musicalmente” e ci stanno riuscendo. Da poco è uscito il loro nuovo singolo “Dimmi sì”, ecco cosa ci hanno raccontato.

“Dimmi sì” è una canzone su un amore meraviglioso, assoluto. È un’esperienza autobiografica di qualche componente del gruppo? ''“Dimmi sì” è un sogno ad occhi aperti. È un po’ una summa di come dovrebbe essere una vera e grande storia d’amore. Noi stessi abbiamo “sottotitolato” il testo come “la più grande storia d’amore mai raccontata”. Però se mi chiedi se qualcuno di noi o qualcuno che conosciamo abbia mai vissuto una cosa del genere, allora ti dico no. Purtroppo, non è autobiografica e non conosco nessuno che abbia mai vissuto una storia d’amore in questi termini, così assoluti. Personalmente sono legato ad alcuni passi del testo, ad esempio, quando dice “voleremo fino ai cieli immensi e raccoglieremo fragole nei venti”, oppure quando si fa riferimento ad una situazione che spesso viene trascurata nei rapporti di coppia e che invece spesso fa la differenza, e cioè la parte dell’alchimia, degli odori e dei profumi, anzi direi la parte più “istintiva o animale”. Quando dice “ci troveremo come lupi a valle attratti dall’odore della pelle” sta proprio a significare che a volte basta un contatto, un odore per far scattare la scintilla. Insomma, una storia d’amore può essere soltanto “una grande storia d’amore”, altrimenti è qualcos’altro''.

Come nascono i vostri brani? C’è un principale compositore? ''Fino ad oggi in questi primi brani iniziali la prima idea o bozza del brano proviene magari da un singolo componente del gruppo, ad oggi più spesso da Maurizio che è l’autore principale dei testi e della musica. Ma poi questa “bozza” entra all’interno della mente e dello spirito comune del gruppo (per usare una delle frasi più belle di Ray Manzarek, il compianto tastierista dei Doors,) e subisce un profondo processo di trasformazione e crescita con l’apporto di Gianluca (che proviene dal mondo della musica elettronica e che utilizza sonorità Synth e moderne e si occupa anche del mixing e del suono finale dei brani) e Fabrizio (al basso e all’arrangiamento delle parti di batteria e percussioni, in pratica la spina dorsale ritmica). Il bello è proprio quando le nostre tre differenti personalità si uniscono per creare qualcosa in cui sono presenti e chiari i contributi di ciascuno di noi''.

Più importante la musica o il testo? ''Domanda difficile. Diciamo che hanno avuto grande successo canzoni valide dal punto di vista musicale ma molto meno sul piano dei testi. È altrettanto vero che hanno avuto grande successo anche grandi autori di testi come De André, Guccini, De Gregori, Dalla che però accompagnavano a testi eccezionali anche delle melodie particolarmente belle e riuscite. Forse potremmo dire che una grande canzone ha un grande testo e una grande musica. Noi abbiamo sempre cercato di lavorare sui testi dando la stessa importanza che si dà alla parte musicale. Ognuna delle canzoni fin qui pubblicate da noi ha una sua storia importante alle spalle, una storia vissuta o un messaggio “pensato” per essere veicolato attraverso una canzone''.

Com’è la situazione per le band di inediti a Roma? ''Noi abbiamo intrapreso questo progetto per pura passione e per l’amicizia che ci vincola da anni. Per usare le parole di Gianluca, il nostro obiettivo è quello di “rivendicare il diritto di esistere musicalmente”, cioè di poter essere presenti nel mondo della musica. Desideriamo esserci navigando sulla rete, sulle piattaforme digitali o ascoltando la radio. Detto questo sicuramente per chi scrive musica originale la situazione non è per nulla facile. O si cercano i protagonisti del mainstream che fanno il tutto esaurito oppure altri locali più piccoli preferiscono concentrarsi sulle band che eseguono cover. Quindi per gruppi come noi meno male che esiste la rete internet''.

Siete amici ma come gestite le dinamiche di gruppo? Ci sono momenti di tensione tra di voi o andate sempre d’accordo? Come risolvete gli eventuali problemi? ''E per fortuna che siamo amici e di lunga data, altrimenti avremmo fatto come gli Who che si menavano tra loro! Essere amici è una duplice fortuna, in primis a livello di franchezza e sincerità. Magari una linea vocale non è perfetta, oppure un solo di chitarra o di synth potrebbe essere migliorato, e avere vicino un amico di cui ti fidi e che sa come trattarti è importantissimo. A volte saper dire una cosa nel modo giusto è un vero è proprio talento e soprattutto salvaguarda l’amicizia e il progetto musicale. Noi siamo tre personalità molto diverse tra loro e questo si vede soprattutto nella stesura e nell’arrangiamento di un brano. Ognuno contribuisce con la propria personalità e con il proprio sentire la musica. Non è mai una lotta con un vincitore e un vinto, ma riusciamo sempre a trovare un compromesso che il più delle volte è la soluzione migliore, quella che soddisfa tutti e tre''.

Cosa vi aspetta prossimamente? ''Sicuramente continuare a scrivere e pubblicare musica originale. Abbiamo per nostra fortuna tanto materiale e tanta ispirazione per produrre nuovi brani. In più ci piacerebbe suonare dal vivo le nostre canzoni, crediamo che il contatto con il pubblico sia per un musicista la cosa più bella in assoluto. Scambiare emozioni con chi ti ascolta, stare al centro del palco a cantare le tue canzoni e magari sentire il pubblico che canta con te a memoria le parole delle canzoni credo sia la più bella delle esperienze''.