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20/12/2024
23/03/2023 OSLAVIA
''Ogni fragilità ha un doppio valore: è negativa quando ti lasci sopraffare, ma può essere positiva se sai usarla per migliorare...''
Ciao Oslavia! Ci sentiamo ormai di chiamarvi amici, dato che torniamo a chiacchierare con voi. Questa volta per parlare del nuovo disco FRAGILI. Bene, come vi sentite ora che il disco è uscito? ''Ciao! Eccoci qui! E grazie per questa occasione di potervi ancora raccontare di noi!
Sicuramente siamo felici di aver portato a termine questa raccolta di nostri brani inediti e siamo già proiettati verso nuovi pezzi. Come band non ci siamo mai fermati nella produzione di nuovi brani, per cui siamo già indaffarati alla creazione di altri pezzi per il prossimo album''.
Lo avete già suonato dal vivo diverse volte. Com'è la risposta del pubblico? E come suonano queste canzoni sul palco? ''Sì, lo abbiamo già eseguito dal vivo, ad esempio in occasione del lancio del singolo ''Elisa in Molise'' l’autunno scorso. Sul palco i pezzi suonano alla grande, alterniamo momenti di aggressione sonora rock (es. ''Amare Amaro'' e ''Punkish'') a momenti più intimi (''Fragili'') o pop (''Elisa in Molise''), fino a cose un po’ più sperimentali (es. ''Parentesi Inutili''). Il pubblico che ci segue è entusiasta e sta accompagnando l’evoluzione che abbiamo fatto negli ultimi anni. L’energia che emerge dall’essere più compatti come band e più attenti ai dettagli (in termini di suono e tecnica) rispetto al passato emerge anche dal vivo'. La resa del live è sicuramente a forte impatto emotivo: suonare i propri brani non ha nulla a che vedere con il contesto di emulazione tipico delle tribute band, per quanto rispettabilissimo. Sai di esprimere la tua identità in toto, attraverso un tuo personale testo o suono, e per questo ti senti fiero del percorso fatto e di ciò che riesci a trasmettere''.
C'è un fil rouge che attraversa e unisce queste 8 canzoni? Quale? ''Non esiste un fil rouge esplicito in senso stretto, oltre al tema della Fragilità che dà il titolo all’album. Il fil rouge è costituito dal patrimonio di esperienze, influenze, ascolti musicali che ciascuno di noi porta nella band''.
Questa fragilità che raccontate secondo voi deve essere superata oppure è un tratto distintivo dell'essere umano che merita di essere vissuta in quanto tale? ''Ammettere di essere fragili è di per sé un atto di coraggio: negli anni della pandemia questa fragilità è emersa un po’ per tutte le persone che hanno vissuto questa tragedia, ma ciò non vuol dire che non fosse già presente in noi. Ogni fragilità ha un doppio valore: è negativa quando ti lasci sopraffare e quindi sgretolare o “spaccare” come nella copertina del nostro album, ma può anche essere positiva se sai usarla per migliorare e prendere consapevolezza, magari contrastare quelle forme di aggressività o violenza che tendono a negare la fragilità stessa''.
Passiamo al sound: come ci avete lavorato? In che modo lo avete reso unico ed originale? ''Musicalmente per ''Fragili'' abbiamo eseguito un lavoro di scrittura più “di fino” rispetto ai due album precedenti (''Vicoli e Altre Strade'' del 2017 e ''Stereotipi'' del 2019), che avevano più una dimensione di scrittura live. Abbiamo curato maggiormente gli arrangiamenti, l’interplay tra le due chitarre, la coesione della sezione ritmica e come le linee vocali di Eugenio si appoggiano sul tessuto armonico. Siamo molto soddisfatti del risultato, anche se consideriamo questo album solo come una prima tappa verso una maggiore sofisticazione e affinamento del processo di scrittura. Ci piacerebbe in futuro recuperare alcuni elementi del linguaggio rock che si sono persi nel tempo, rendendoli attuali: la dilatazione temporale di alcuni pezzi di rock psichedelico e prog, le aperture strumentali del jazz, ecc., il tutto senza perdere l’anima melodica che contraddistingue i nostri pezzi''.
Dopo FRAGILI vi prenderete una pausa oppure sarete subito impegnati in altre attività, dal vivo e in studio? ''Ma quale pausa! Ahah, siamo già all’opera per nuovi brani e nuove idee, e vogliamo suonare dal vivo il più possibile!
Vorremmo invitarvi tutti ai nostri prossimi live: il 24 marzo al Rock’n’roll di Milano (lancio ufficiale di ''Fragili'') e il 22 aprile all’ADI Design Museum sempre a Milano''.