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12/01/2023   THE BANKROBBER
  ''La nostra musica sarà sempre in evoluzione...''

Siete in pista da un decennio e già avete diffusi consensi all’estero. Quali sono state le svolte progettuali per raggiungere tutto ciò? ''Per cominciare il momento in cui abbiamo deciso che la nostra musica sarebbe stata cantata in Inglese nel 2015 con il singolo ''Good Road to Follow'' e la cover di Elvis Presley ''Always On My Mind''. Dopo l’uscita di ''Missing'' (2018) tramite un booking Portoghese abbiamo iniziato a suonare all’estero con un mini tour di 4 date tra Madrid, Lisbona e Guimaraes per poi organizzare un vero tour in tutta Europa l’anno successivo. E’ diventato quindi d’obbligo per noi fare tappa anche fuori dall’Italia per promuovere la nostra musica anche perché la risposta del pubblico è molto positiva e questo è il vero elemento che ci ha permesso di crearci una piccola nicchia di ascoltatori fuori dall’Italia''.

A vostro dire, la musica che esprimete è una summa dark-romantica e filo-malinconica. Queste caratteristiche sono sempre in simbiosi nei vostri pezzi oppure c’è, talvolta, l’alternanza umorale? ''Siamo sempre stati una band dall’attitudine abbastanza malinconica, specialmente nei testi. Nel caso di questo nuovo album questo concetto è rafforzato maggiormente anche dalla musica, grazie alle melodie vocali e dei synth''.

Entrando nel merito del nuovo disco “Lighters and lovers” si nota come la struttura portante del sound sia uno scintillio di synth con meno chitarre, rispetto al precedente “Missing” . Perchè questa scelta? ''Non è stata una scelta a priori, abbiamo iniziato a produrre i nuovi brani con le chitarre ma vista la direzione che stava prendendo abbiamo deciso di tenerle solo dove necessario in favore dei synth che ci trasportano in una dimensione più new wave che ci piace tanto''.

Ambite ad essere una band identitaria. Sentite di essere vicino alla meta? ''Il cercare di ottenere un suono e un’atmosfera nostra è un processo abbastanza naturale. Cerchiamo di metterci del nostro per poter comunicare qualcosa che possa essere originale. Il percorso verso una forte identità sonora e artistica è lungo e credo anche infinito perché credo che la nostra musica sarà sempre in evoluzione''.

Il nome prende spunto dai Clash ma ci sembra che loro non siano insinuati nel vostro sound ma, semmai, troviamo tracce di Neighbourhood, Cure, Ride: sensazione giusta? ''The Neighbourhood sono una delle nostre band preferite e negli ultimi anni li abbiamo ascoltati davvero tanto. Una delle cose che mi affascina della loro produzione è che non fanno mai un disco uguale all’altro, il che ha assolutamente senso perché rappresenta un’evoluzione artistica, non so se dalla nostra musica emergono anche ascolti come Cure ma sicuramente sono fra i nostri dei''.

Perchè avete più successo all’estero? Trattasi di culture diverse ed un modo più intuitivo di valutare i criteri qualitativi? ''Sicuramente l’approccio al live che hanno all’estero non è paragonabile a quello Italiano, inoltre c’è anche più abitudine al concerto di band emergenti, in alcuni casi anche a pagamento. Non credo che questa cosa possa cambiare in Italia, ogni paese ha le proprie abitudini, pro e contro ma sicuramente per noi che suoniamo e cantiamo in Inglese è più appagante suonare fuori dai confini Nazionali''.

Chi vuole approcciarsi al nuovo album, da quali pezzi suggerireste di cominciare l’ascolto e perché? ''Direi che non c’è un ordine, per il momento è uscito il primo EP Lighters quindi direi che sarebbe perfetto per entrare nelle nostre nuove atmosfere''. (Max Casali)