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20/12/2024
27/11/2022 TIMOTHY CAVICCHINI
''Sarò del tutto fuori moda, ma sarò libero di essere boomer come voglio?...''
Abbiamo intervistato Timothy Cavicchini, parlando di musica, rock, novità, dischi in uscita, nuovi progetti, e soprattutto del suo progetto che ci ha colpito ed ha destato il nostro interessamento. Questo il risultato della nostra chiacchierata.
Ciao Timothy, come nasce la tua storia in musica? Raccontaci del tuo progetto... ''Ciao Music Map, come un vero "figlio" degli anni '80, la mia storia inizia prima in conservatorio, ma ben presto si trasferisce nel garage di casa mia e poi nella nostra prima sala prove!
Sono passati 20 anni circa, ma il mio modo di fare musica non è cambiato, non mi metto davanti ad un pc per scrivere una canzone; comincio a suonare il pianoforte e da li, a volte, escono brani su cui lavorare con la band.
Sarò del tutto fuori moda, ma sarò libero di essere boomer come voglio?...''.
Quali sono state le influenze musicali? ''Sono gli anni '90 a rapirmi del tutto, ne sono ancora del tutto dipendente, degli anni '90 amo anche la naturalezza con cui veniva amplificato un talento, c'era la sfacciataggine di non seguire la moda del momento, ma di di provare a farla! Nirvana, Soundgarden, Pearl Jam, Creed, Melvins, G'nR...''.
Parlaci del tuo ultimo singolo “Due come noi”, com'è nato? ''Il mio nuovo singolo esce naturale, cosi come lo senti, in tutto il suo splendore, una dedica speciale a chi l'amore che ha costruito, vuole tenerselo con tutte le forze: ho sentito brani sulla passione, brani sulla fine di un rapporto, brani sull'inizio di un rapporto, mai nessuno che parla di quanto è dura farlo durare quel rapporto e secondo me, con poche semplici, azzeccate parole, "Due come noi" arriva''.
Con chi ti piacerebbe collaborare nell'attuale panorama italiano (e straniero se vuoi)... ''Ho lavorato con pochissimi artisti, ahimé, ti direi... tutti! Mi hanno spesso paragonato a Francesco Renga, che fa parte con i TIMORIA e non solo del mio background, un brano insieme sarebbe un sogno! Di fatto mi piacerebbe essere "la voce fuoriposto", ricordi quel brano di Mina insieme a Pelù? Per me è ancora divino!''.
Ti definisci un rocker anche se purtroppo ormai vanno di moda i rapper, i trapper e chi più ne ha più ne metta. Come ti senti rispetto a questa etichetta? Fuori tempo massimo? Oppure credi in un silente ritorno del rock nella nostra scena musicale? ''No, non credo nel ritorno del rock come genere musicale, stiamo assistendo all'avvento di quattro ragazzi spacciati come rocker, ma più POP di cosi non ce n'è, il ritorno di band come i VERDENA invece una speranza me la dà. Penso che il tempo dica tutto, la caparbietà nel non mollare mai, prima o dopo a prescindere dal genere musicale, ripaga: coltivate una fan base fatta più di amici che di seguaci, loro ci saranno sempre''.
Quali sono i tuoi progetti futuri? ''Nulla di più di quello che faccio ogni giorno: scrivere, produrre, suonare, mi piacerebbe essere riconosciuto come caparbio, non ho manager che mi ruotano intorno, nel 90% dei casi è sempre una questione di soldi, io posso andare avanti cosi, non m'importano i palazzetti, i club rinomati, se alla base non c'è autenticità. Grazie infinite per questo spazio, Timothy''.