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13/09/2014 ANGELO TORRE
Storia del libro 'I signori dell'immaginazione', sulla PFM
Leggendo le 100 pagine de “I signori dell’immaginazione” entriamo direttamente nella musica della PFM, passando pure dal Via, nel breve volgere di un sospiro. Sì, perché il libro di Angelo Torre, come indicato nella copertina, intende sviscerare tutta l’arte della più longeva progressive band italiana, in spazi davvero contenuti per un libro di critica musicale. La scommessa, invero, sembra proprio vinta, perché “I signori dell’immaginazione” riesce a stimolare tanto il non tuttologo (alza la mano anche chi scrive) quanto l’accanito fan di Franz e compagnia bella. Dall’esordio di “Storia di un minuto”, passando agli stravaganti album degli anni ’80 (più rock e più elettronica), e la reunion della seconda metà degli anni ’90 (la parte più ispirata del lavoro?), ed arrivando all’ultimo periodo in cui la musica progressiva torna prepotente, Angelo Torre ci mostra i cambi di pelle ed i vari passaggi artistici della PFM, senza dimenticare alcune note di colore che rendono la lettura ancora più gradevole. Un libro che mette la giusta dose di curiosità. Spinge, insomma, a non lasciare a metà il discorso/persorso circa la musica della “Premiata”. Una porta aperta, in sostanza, per entrare in sintonia con la musica della band. Lettura assolutamente consigliata. Ciao Angelo. Quando è nata l’idea di scrivere un libro sulla PFM? ''Ciao Gianmario. L’idea del libro è nata quasi per gioco, parlando con un caro amico scrittore (Donato Zoppo) a proposito della PFM e di altri gruppi progressive non solo italiani ma stranieri. A dire il vero è sempre stato un sogno che avevo nel cassetto sin da quando avevo 16 anni (21 anni fa… ammazza come passa il tempo!!!), e per un puro caso, guardando la tv, vidi per la prima volta la PFM in immagini di repertorio. Fu amore a “primo orecchio”. Raccontarti questi 21 anni in compagnia della Premiata Forneria Marconi è una storia molto lunga, ma per farla breve sono riuscito a seguire passo passo la band entrando in contatto con Franz Di Cioccio (una svolta per un contatto più approfondito si è avuta con la mia creazione del fans club su Fb a lui dedicato), e da li la proposta di realizzare un libro che raccontasse in pillole la PFM''. A chi si rivolge il tuo libro? ''Il libro non ha destinatari specifici, nel senso che chiunque (amanti e non amanti del Prog) può sfogliare il libro, leggerlo tutto d’un fiato e conoscere, semmai non la conosca ancora, una band che ha fatto la storia di un genere musicale, importandolo dalla Gran Bretagna e creandolo in Italia ma con sonorità nuove e più accattivanti rispetto ad altri gruppi coevi. L’appassionato di PFM scoprirà alcune novità riguardo Di Cioccio & Co., mentre chi è tabula rasa sia della band che del Rock Progressive potrebbe avere un occasione per scoprire nuovi orizzonti musicali''. Quale capitolo de “I signori dell’immaginazione” ti è uscito di getto? Proprio senza pensarci, diciamo. ''I primi due che ho scritto: ''Storia di un minuto'' e ''Ulisse''. Due “primi” album della PFM. ''Storia di un minuto'' è l’esordio discografico del 1972, ed è stato per quanto riguarda la mia storia di fan il primo impatto con il Rock Progressive targato PFM. Ricordo ancora un filmato visto a “Mi ritorni in mente”, programma preserale di Red Ronnie, quando presentando questo gruppo dal nome strano scorrevano le immagini de ''La Carrozza Di Hans''. Più che la musica in sé, inizialmente mi colpiva la presenza scenica di quei 5 ragazzi. Sfiderei chiunque a resistere ad una risata guardando i capelli di Franco Mussida (chitarra e voce) nel 1972-1973 in foto o in qualche filmato dell’epoca! ''Ulisse'' invece è il primo album di quella che io chiamo la “mia PFM”: l’album del ritorno sulla scena musicale dopo un silenzio di 10 anni. È l’album della maturità artistica, dell’estro della composizione tra la melodia acustica e le virate progressive. E’ l’album che più mi ha “parlato” in questi anni, e che nasconde dietro le sue 11 tracce delle frasi che sono entrate nella mia pelle e oggi sono indelebili come un tatuaggio. Era doveroso iniziare da questi due dischi nella stesura della prima bozza del mio lavoro''. Quale frase ti piacerebbe che rimanesse impressa nel lettore? ''Una frase de “La Carrozza di Hans” che racchiude probabilmente il senso della vita di ognuno di noi: “Guarda… cerca… corri lontano… vola”. Guardarsi attorno, cercare un senso, una direzione, una meta. Correre lontano verso questa meta e volare con le ali dell’entusiasmo quando la si è raggiunta''. “I signori dell’immaginazione” si può acquistare presso l’e-shop di Aereostella o su ordinazione presso tutte le librerie. (Gianmario Mattacheo)