MARCO SIMONCELLI  "Breejo"
   (2022 )

“Nuestro Paìs no lanza bombas contra otros pueblos”. Uscito per Abeat Records, l'album “Breejo” di Marco Simoncelli è carico di blues rock, ma inizia con un estratto da un discorso fatto da Fidel Castro in Argentina nel 2003, dove faceva probabilmente riferimento alla guerra in Iraq, iniziata dagli Stati Uniti il 20 marzo di quell'anno. Lo statista ricordava, in quell'occasione, che Cuba, al posto delle bombe, inviava sempre i propri medici a curare i feriti. Checché se ne pensi della figura di Castro, in effetti abbiamo un ricordo recente dei medici cubani in Italia, in sostegno nella lotta al Covid. Ma che c'entra con l'americanissimo blues?

C'entra in quanto Simoncelli, in questo disco inserisce tre brani chiaramente politici, di cui due titoli sono inequivocabili: “Barcode freedom” e “Green pass”. Anche “Joke on me” si unisce a questi brani, ma il ritmo sfocia nel reggae. Ritmi che si discostano dal blues li troviamo in “Desert”, trainato da una melodia arabeggiante, e in “In the middle of the night”, electro-pop che strizza l'occhio all'itpop di questi ultimi anni. Ma anche qui, Marco non fa mancare la sua armonica a bocca, che condisce diversi brani.

Non è tutto politico. Tra i brani più sentimentali, è interessante “Bye bye love”, che parte con un coro quasi gospel, ricordando “We're on the road to nowhere” dei Talking Heads. “Green flower Street” è un rhythm and blues, col ritmo preferito da molti batteristi (i sedicesimi in levare). Spiccano le orchestrazioni dei fiati, nella classica ballata in 6/8 “Overall (VLR)”, e gli arrangiamenti degli archi in staccato e del pianoforte in “Live!”, di stampo Beatles; quest'ultimo è l'unico brano ad ospitare un testo in italiano, tra i ricordi d'infanzia: “Le ginocchia scorticate, le vacanze con i nonni, quella volta che mi hai fatto preoccupare”. Il brano finale è uno shuffle blues da Late Show, “My babe is my life”.

Quest'album ripristina uno stile consolidato, che a quanto pare è ancora possibile rendere attuale. (Gilberto Ongaro)