GIULIA PRATELLI "Nel mio stomaco"
(2022 )
Certamente, prima di ascoltare questo lavoro della valente Giulia Pratelli, cantautrice toscana giunta alla sua terza fatica discografica, ci si potrebbe chiedere quale sia la sua principale caratteristica o la sua cifra artistica dominante...
Una voce con timbrica suadente che si sviluppa nelle undici tracce (c'è anche un featuring in duetto con Bianco), mai sopra le righe, che a volte mi ricorda Malika Ayane o Irene Grandi in versione meno graffiante... qualche incursione in più nelle ottave alte non guasterebbe...
Un suono molto elegante che propone atmosfere soffuse con arrangiamenti molto curati; la produzione è stata, come nel disco precedente, anche qui seguita da Zibba, una "vecchia conoscenza" in ambito musicale ed autorale, anche quando le sonorità esprimono ritmi un tantino più marcati non lo fanno in modo eccessivo, anzi valorizzando accenni swing e jazzly... un piano elettrico un tantino troppo presente...
Metriche del cantato molto gradevoli e musicali anche negli accenti... Riascoltando però con maggiore attenzione e soffermandosi su alcuni particolari emerge e si percepisce il valore e la pregevole forma e sostanza dell'espressione artistica di Giulia.
I testi, signore e signori... originali ed a volte intimisti, molto musicali e calibrati, mai sdolcinati, trattando non melense situazioni già udite ma piuttosto spaccati di quotidianità personali ed emotive: questa a mio parere è la caratteristica che fa di Giulia Pratelli una artista da ascoltare, capace di proporci piccole perle come la traccia 9 ''Un'altra volta'', per me il brano migliore assieme alla traccia 11 ''Non ti preoccupare'' (brano col quale la cantautrice ha vinto il premio “Miglior testo” al Premio Bianca D’Aponte 2018) e la traccia 2 ''Luglio''. (Voto 7 e 1/2) (Roberto Celi)