SAVELLI / ZANOTTI "Italian kidd"
(2021 )
‘Italian Kidd’ è, in sostanza, un escursus sulle potenzialità espressive ed emotive del rock. Per dar seguito a quella che tempo fa era solamente un’idea condivisa tra il chitarrista Alex Savelli ed il batterista Ivano Zanotti, due musicisti straordinari e con un invidiabile curriculum, è stata artisticamente necessaria la presenza di diverse voci.
Questo per dar seguito ad altrettante diverse modalità interpretative per un rock che, seppur di matrice anglosassone, poteva assumere per quanto possibile un’identità italica, mediterranea. Ed è proprio questa la strada che alla fine i due musicisti imboccano: creare un’opportunità ad undici artisti sconosciuti al pubblico ed ai discografici (diciamolo: spesso impreparati, a corto di idee e, peggio, negati come talent scout!) ma con un’importante spessore artistico.
In ‘Italian Kidd’ è stato quindi rispettato questo importante obiettivo, concretizzandosi in un caleidoscopio sonico di prim’ordine. Quindici canzoni, quindici esecuzioni impeccabili, ma che assumono importanza proprio per le diversità stilistiche messe in “vetrina”, creando inevitabilmente una certa tensione emotiva. Una scelta che da un certo punto di vista ha dato quindi ragione ai due, corresponsabili nello scegliere undici talentuosi cantanti nascosti nel mondo underground italiano, dimostrando della stoffa anche come scopritori di talenti.
Ma tornando al disco, sono del parere che un pensiero in più a favore di un cantato in italiano si poteva anche fare, pur tenendo conto sia del fatto che il rock sprigionato si orienta molto verso la terra d’Albione, ma anche delle dichiarate intenzioni di rendere omaggio al rock italiano contemporaneo.
Chissà l’impatto che avrebbe avuto la voce di Lorenzo Giovagnoli, intrigante ed elegante in ‘Spears’, oppure quella di Luca Fattori, potente ed incisiva in un brano hard rock come ‘The Bat From Wuhan’...
Anche se, a pensarci bene, è probabile che una valutazione in tal senso sia stata fatta, vista la presenza di uno stesso brano sia nella sua versione inglese, con il titolo ‘Not Alone’, che in quella italiana, intitolata ‘Non Siamo Soli’, interpretati alla grande da Luciano “Luiss” Luisi e da Valentina Gerometta. Una cantante quest’ultima, che ho particolarmente apprezzato per la sua delicatezza interpretativa anche nella ballata acustica ‘The Shepherd’.
In breve, sarebbe stato interessante abbinare la fonetica espressa dalla nostra lingua agli interessanti arrangiamenti di ‘Italian Kidd’, tenendo conto del fatto che viene spesso ribadito che il rock cantato in italiano in UK è molto apprezzato. (Mauro Furlan)