LUCA WORM  "Now"
   (2021 )

L’esperienza mediaticamente più importante di Luca Worm, talentuoso chitarrista bergamasco, è stata senza dubbio quella condivisa con Luca Ferrari dei Verdena, che ha preso forma e sostanza con il nome Animatronic e che lo ha portato in giro per lo stivale con in dote ‘Rec’ (2019), un bell’album inciso per La Tempesta. Ma al di là di questo episodio, è stimolante fare un paio di considerazioni. La prima è la rassicurante constatazione che in giro ci sono ancora bravi musicisti, con molte idee e con una voglia sfrenata di farle conoscere. Un secondo aspetto oltremodo interessante, è che Luca Worm non si è fermato ed è andato avanti. L’urgenza delle sue idee sonore, ha fatto sì che prendesse corpo un disco come ‘Now’, quasi una sottolineatura a questo bisogno. Mentre ascoltavo questo lavoro, mi sono immaginato l’apparire improvviso, in penombra, di due entità che un po’ alla volta prendevano forma e sembianze. Una di queste aveva i contorni di Ivan Graziani, destato, pensavo dentro di me, sicuramente da uno stile insolito per un chitarrista italiano e con il quale ben volentieri, a mio parere, avrebbe condiviso gusto, estetica e la scelta del cantato in italiano. Magari anche qualche jam. Poi ho intravisto qualcosa che lentamente stava assumendo le sembianze di Rory Gallagher... Emetteva una luce particolarmente intensa durante episodi di robusto rock, magari con qualche impronta blues come in ‘Stands With A Fist’, anche se qualche tocco “metal” gli faceva strizzare gli occhi. Oppure l’aria sudamericana di ‘I Can Ride The Wind’... Ma dopo un attimo di comprensibile titubanza, durante questo incontro fantastico, ho tentato di dire a questa... cosa assomigliante a Rory che Luca Worm ha avuto ed ha tutt’ora, la possibilità di confrontarsi con grandi chitarristi e con sterminati stili, che sicuramente contribuiscono a svilupparne uno del tutto personale. Mentre lui, nell’Irlanda degli anni ’60 e ‘70, di possibilità analoghe ne aveva di meno. Di questo ne sono convinto. Dopo un po’, destatomi dalle piacevoli note di ‘Now’, ho pensato che alla fine ognuno si lascia contaminare come vuole. Ho voluto fare un gioco per evidenzare un fatto: Luca Worm ha talento, uno stile consolidato e che è lì che aspetta di essere lanciato per contribuire alla ricostruzione della cultura musicale dell’Italia post covid. (Mauro Furlan)