TWENTY FINGERS DUO  "Performa"
   (2021 )

Sei brani, scritti da sei compositori per due musicisti. Siamo in Lituania. Con violino e violoncello, debuttano i Twenty Fingers Duo, pubblicando “Performa” per la Music Information Centre Lithuania. Il duo dimostra così la capacità di sapersi adattare alle esigenze di sei menti diverse, anche se sono accomunate da uno stile abbastanza omogeneo, sperimentale e disteso. “Dew. mist” ci trascina in un’ansia costante, dove le corde sono torturate con dei trilli raschianti come il motore di un trattore! In “Walking through three points”, mentre il violino, con degli acutissimi vibranti, simula delle viti spanate, il violoncello regala battiti profondi. E poi utilizzano le casse armoniche come percussioni. “Hightet” invece è una composizione basata sull’utilizzo estremo di glissati, mentre “In between silence”, gli strumentisti sono parecchio bravi ad attaccare e smorzarsi in contemporanea di continuo, con pause febbrili e creando dei bicordi morbidi e malinconici. La composizione finisce come inizia, non si avverte una sensazione di “conclusione”. “Lyrica”, come fa intuire il titolo, consente l’ingresso di voci, che seguono le note suonate dagli strumenti, che non seguono, diciamo, accordature proprio tonali. Si esplorano dissonanze e pure qualche “stonatura” chiaramente ricercata. Infine, l’ultima ispirazione viene dal pennello del pittore Mikalojus, “Shadows of a nighttime Canvases”. Dopo due minuti di spazzolate tenui, l’archetto fa venire un colpo di spavento, per poi irrobustire la narrazione sonora, sempre piena di elementi rumorosi. Il pittore Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, per chi non lo conoscesse (come il sottoscritto finora), era un pittore lituano ma anche compositore, esponente del Simbolismo (fine ‘800 e primi ‘900) e, secondo Wikipedia, il primo a creare opere astratte (e io che pensavo fosse Kandinski il primo... ma non è questa la sede per litigate da talk show). Le prodezze illusionistiche qui diventano continue: il pizzicato che utilizzano è particolare, sembra di sentire briciole metalliche che rimbalzano per terra. In altre parole, il suono trascende la sua provenienza da violino e violoncello. In un altro momento, lo strofinamento delle corde simula l’effetto “flanger”, però realizzato in acustico, realmente. Lasciatevi stupire dai Twenty Fingers Duo! (Gilberto Ongaro)