NODO GORDIANO  "Sonnar"
   (2021 )

Nati come cover band di brani progressive di formazioni famose, e avendo vantato prestigiose collaborazioni con il Banco del Mutuo Soccorso, il gruppo romano dei Nodo Gordiano si è in seguito indirizzato verso la ricerca di una propria identità stilistica, dedicandosi ad un genere più orientato verso il dark prog: un sound oscuro evocante atmosfere cupe, a tratti angoscianti, lontane dalla ariosa armonicità degli esordi.

I brani dell’album sarebbero ottimi come colonna sonora di film thriller/horror, suscitando sensazioni inquietanti in un susseguirsi di fiati dissonanti, tastiere cupe e spettrali, chitarre ora sussurrate e desolate, ora crude ed inquiete. Si percepisce uno stato d’animo contorto e pesante (perfettamente in linea, purtroppo, con i tempi che stiamo vivendo), che si abbina alla frenetica ricerca dell’uscita dal tunnel dell’angoscia. La voce femminile, a volte recitativa, grida disperata impressionanti emozioni ipnotiche.

Pur mantenendo una loro ormai acquisita personalità ed evidenziando indubbie capacità tecniche e creative, Sonnar ricorda, in certi momenti, i King Crimson nelle loro strutture melodiche più ruvide e lugubri. Un disco carico di suggestioni emotive, di luci sinistre con repentini cambi di atmosfere perturbanti e psichedeliche: il risultato finale è nel contempo avvincente e convincente. Un taglio netto con il prog tradizionale come il colpo di spada con il quale Alessandro Magno “sciolse”, non essendoci riuscito in altro modo, il leggendario nodo gordiano simbolo del potere regale nelle regioni dell’antico medio-oriente. (AlbeSound)