CULTURE CLUB  "From Luxury to heartache"
   (1986 )

Non si può dire che non se la sia cercata, con quel titolo. Era lussuria, solo 3 anni prima, quando il mondo pendeva dal rimmel di Boy George, ed era anche disposto a rapinare negozi di dischi e giornalai, per avere sotto mano qualsiasi cosa riguardasse l’androgino più famoso della storia del pop. Ma se la calunnia è un venticello, anche il successo arriva, spazza via tutto e lascia ben poco. L’interesse scemava, così come anche la storia d’amore tra George e il batterista Jon Moss, e le opere discografiche non sembravano proprio all’altezza delle precedenti. In questo ci sta una “Move away” che stona con i precedenti singoli bestsellers, una “God thank you woman” dal curioso video nel quale George ballava attorno a Brigitte Bardot e Sofia Loren, e poco altro. L’innocenza sulle gote sue non era più quella dei bei tempi, e il disco floppò. Rischiò anche di uscire postumo, visto come Boy George fu pescato all’ultimo minuto prima di un’overdose di eroina. Era lussuria, dicevamo, divenne crepacuore. Il gruppo si sciolse, e la carriera solista di George non fu la stessa cosa. (Enrico Faggiano)