LORENZO ANDREAGGI  "Italia, America e ritorno"
   (2021 )

La storia di “Italia, America e ritorno” comincia con una lettera scritta dal giovane Lorenzo Andreaggi al suo padre artistico, Narciso Parigi, ultimo erede di una lunghissima tradizione canora toscana e nazionale che ha conquistato larghe fette di pubblico anche al di fuori dei confini dello Stivale, scomparso nel gennaio dello scorso anno. È il primo simbolico incontro fra due artisti che diventeranno amici e che si passeranno il testimone in quella che è stata raccontata, dallo stesso Parigi, come una cerimonia di investitura a Palazzo Vecchio per Lorenzo Andreaggi. Nell’album, Andreaggi interpreta e attualizza alcuni brani del repertorio del maestro, che per l’occasione ha lavorato da direttore artistico. “Italia, America e ritorno” ruota intorno alla voce di Andreaggi, che si conferma artista estremamente poliedrico, ma vede la partecipazione di diversi ospiti, da Stefano Bollani in “Serenata celeste” (introduzione, intermezzo e repreise) a Irene Grandi, passando per Finaz, Saverio Lanza, il trio Le Signorine, Donatella Alamprese, Fabio Armiliato, La Nuova Pippolese, Antonio Aiazzi, ma anche la preziosa collaborazione di Bruno Scantamburlo per gli arrangiamenti, e dello storico produttore fiorentino Stefano Salaorni in fase realizzativa. L’estro teatrale di Lorenzo Andreaggi emerge in particolar modo durante brani come “Non ritornar”, “Tre franchi di pietà” e “Va’ ja, Firenze”, ma i dialoghi con altre voci, come in “Cosa sognano gli angeli” (Irene Grandi), funzionano sempre perfettamente. “Italia, America e ritorno” è un piccolo pezzo di storia: un modo efficace per scoprire, contemporaneamente, una parte della produzione di Narciso Parigi e le qualità di Lorenzo Andreaggi. (Piergiuseppe Lippolis)