QONIAK "Mutatio"
(2020 )
I Qoniak sono un duo svizzero formato da Vincent Membrez (tastiere) e Lionel Friedi (batteria). A sette anni dal debutto con “Sentient Beings” e dopo alcune collaborazioni con altri artisti, i Qoniak sono tornati con “Mutatio”, album di otto brani per circa quaranta minuti di durata. Come già accaduto con “Sentient Beings”, collocare l’album dei Qoniak all’interno di un genere preciso è impresa ardua: i due prendono il jazz contemporaneo e lo sezionano, lo filtrano attraverso il funk e la techno, sfociando nel math rock durante i passaggi più ragionati. Non è mai leggibile in anticipo la traiettoria che assumerà il brano, perché lo schema rimane il medesimo per tutta la durata dell’opera: sintetizzatore, un vecchio Moog, e percussioni. I ritmi sono spezzati, le parti ritmiche si sovrappongono e si intrecciano, dando ordine al caos: per qualcuno potrebbe essere schizofrenia artistica, ma la scelta del duo paga anche per la capacità di inserire note jazz più morbide proprio al termine delle più lunghe fasi concitate, denotando una certa tecnica compositiva che consente all’album una fruizione meno faticosa. Tra i brani migliori, oltre alle impetuose “Coac” e “Qo”, c’è “Baobob”, che, stipata nel mezzo, rallenta senza snaturare la proposta artistica e spiana la strada alla rincorsa finale. Quello dei Qoniak è un album che può stordire al primo impatto, ma che rivela tutta la sua bellezza col passare dei minuti. (Piergiuseppe Lippolis)