EDOARDO BENNATO "Abbi dubbi"
(1989 )
Maglietta dei Campi Flegrei e sorriso stampato su ogni foto, e ne aveva ben donde: con questo album Bennato riuscì a terminare la triade calcio-patria-mamma senza mai cadere nel banale e, quindi, a farla meravigliosamente franca. Dopo "E' goal", sigla di una Domenica Sportiva del tempo che fu, e "OK Italia", ecco "W la mamma" a far furori sulle spiagge, e a far da contraltare alla mielosa "Le mamme" portata quell'anno a Sanremo da Toto Cutugno. Ma tutto l'album viveva di una ispirazione suprema, non solo il singolo - che peraltro pescava a piene mani dalla tradizione '60, "If I had a hammer" in particolare - sovracitato. Da "Sogni" a "La luna", dedicata al ventennale del primo passo su Selene, da "Vendo Bagnoli" a "Zen", quartiere popolare di Palermo, ce n'è per tutti i gusti. Forse il miglior lavoro pop di Edo, dopo i fasti di fine anni '70 e gli stadi riempiti a furia di Capitani Uncini e di Canzonette. Re Mida di fine anni '80, sarebbe riuscito anche a evitare il kitsch l'anno dopo, quando gli venne commissionata la sigla del mondiale '90, in coppia con Gianna Nannini. Certo, lo scrivente preferisce, a riguardo di quell'evento, la catatonica "Giocatore Mondiale" di Elio e le storie tese featuring Pierangelo Bertoli, ma quest'ultima non era poi esattamente la canzone da lanciare in mondovisione. A quelle vette compositive, "Edo Rinnegato" non ci sarebbe più arrivato; avrebbe continuato a fare il precursore ("Rinnegato" fu uno dei primi Unplugged italici, mentre due anni dopo si inventò l'alter ego di Joe Sarnataro per un album blues), ma le tonnellate di dischi venduti sarebbero presto diventate quintali, miriagrammi, chilogrammi. (Enrico Faggiano)