GIANNI MAROCCOLO "Alone vol.IV (Mente)"
(2020 )
Anche se il suo nome non dirà nulla ai più, Gianni Maroccolo è uno dei migliori bassisti in circolazione in Italia. Fondatore dei Litfiba e dei C.S.I., nonché bassista dei Marlene Kuntz, Maroccolo è un musicista perennemente ispirato e dalla creatività in continuo divenire. Così nel 2018 ha dato vita al progetto “Alone”, di cui è appena uscito questo quarto volume in meno di due anni, dal sottotitolo “Mente”. Tutto in questo disco si ispira alla follia, intesa sia in senso patologico che in quello artistico, sinonimo quindi di diversità e originalità. E quest’ultima di certo non manca al nostro, come si evince già dal primo brano “T.S.O. X”, una sorta di suite di 8 minuti divisa in tre tempi, con la voce di Giorgio Canali (uno dei tanti ospiti del disco) che si sposa perfettamente con l’elettronica di Marok(colo) e la batteria serrata. Ma già al secondo brano si cambia completamente: “Sognando” è un vecchio brano di Don Backy (eseguito a suo tempo anche da Mina) cantato qui dal suo autore insieme al cantante Edda. E poi “Lettera di Ida Dalser”, con le parole di un’amante di Mussolini che venne internata in manicomio, e il rumore di una goccia che scandisce inesorabile il tempo che passa fino a collegare al brano successivo, “Hotel Dieu”, dove il basso di Marok ben si sposa con l’elettronica di Theo Teardo. E ancora “Ogni luce” con ospite una sorprendente L’Aura, che con massima delicatezza canta e sfiora i tasti del pianoforte. Un disco originale, ben suonato e ottimamente prodotto per un grande musicista italiano. (Francesco Arcudi)