ELEONORA BORDONARO "Moviti ferma"
(2020 )
Di solito non amo le canzoni in dialetto, nemmeno quelle delle mie parti. Pero' ''Moviti Ferma'' e' piu' di un canto cosiddetto popolare. E' un viaggio immenso e piacevole nella terra della Bordonaro, la Sicilia. Non smetto piu' di ascoltarlo. C'e' tutto: cantautorato fine, abbinato a una apertura scanzonata, quasi dancefloor (''Sprajammu di La luna'', la prima traccia, e' semplice e divertente) fino ad arrivare a quello che gli inglesi chiamano spoken words di ''Menza Spogghia'', dove ho riconosciuto solo il siciliano "a picc a picc", ammesso e concesso che sia la corretta dicitura. E un po' di reggae. La voce dell'interprete, la quale si adagia sugli arrangiamenti di personaggi del calibro di Cesare Basile e Agostino Tilotta degli Uzeda, ci trasporta, facendoci entrare in un mondo, soprattutto per noi settentrionali, incomprensibile e percio' affascinante. E' un disco che ha il ritmo al suo centro, un ritmo ossessivo, mai volgare. Le mie canzoni preferite sono ''Omu a mari'' e ''Ramu Siccu''. Senza tralasciare il grido intonato e disperato alla fine di ''Menza Spogghia'', susseguita da un coro anziano sussurato.
Un capolavoro di voci. (Matteo Preabianca)