STRAIGHT TO PAIN  "Cycles"
   (2020 )

Gli Straight To Pain sono una formazione savonese nata nel 2009 con all’attivo un album intitolato “Horizon Calls”, pubblicato nel 2013, prima di una lunga fase di transizione dovuta anche ad alcuni avvicendamenti nella band. Come conseguenza di questa fase, al sound metalcore degli inizi, gli Straight To Pain hanno incorporato, in “Cycles”, anche visibili influenze groove metal e progressive, oltre a più sottili inserti death melodico. “Recalling Lifetime”, in tal senso, può ingannare, ma è solo l’introduzione di un album che entra subito nel vivo con “Shaping The Existence”, già pubblicato come singolo: una violenta scarica di groove e un brillante esercizio di stile per un brano che, ad ascolto terminato, resterà uno dei più riusciti del lotto. I due pezzi successivi, “Superior Condition” e “Rith The Awakener” si appoggiano su schemi rispettivamente metalcore e melodic death, e nel secondo caso è davvero brillante il lavoro della chitarra, prima di un intermezzo breve e leggero, tanto inatteso quanto indovinato, come “Before The Abyss”. Quasi senza soluzione di continuità si arriva a “Down At The Roots Of The World”, permeata da un certo senso di malinconia. Verso la conclusione, arriva un altro dei passaggi più belli del lotto, ovvero “The Messengers”. “Beyond The Origin” appare meno ispirata, ma “To The Brightest Star” regala un ottimo finale orchestrale. “Cycles”, trascinato in particolar modo da due o tre brani, è già capace di ergersi a simbolo del processo di crescita della band, da cui diventa lecito attendersi importanti conferme nel prossimo futuro. (Piergiuseppe Lippolis)