IKE  "Construction site"
   (2019 )

La IRMA Records è un etichetta specializzata da anni in acid jazz, NuJazz e lounge music in generale, e tantissimi sono gli artisti che pubblicano CD grazie ad essa. Ora è la volta del talentuoso chitarrista e compositore Veneto IKE, al secolo Isaac De Martin. Nove brani quanto mai musicalmente vari ed eclettici, strumentalmente ricchissimi e pieni di ospiti. Si parte con il funk di “Flughafen love”, con la suadente voce di Karla Stereochemistry, ritmato, ballabile, tipico “Made in Irma”, che suona un po’ come un qualunque pezzo dei migliori Incognito. La stessa Karla è la voce di un altro ottimo brano, “Plastikspoon”, godibilissima bossanova elettronica. Mentre “A ballad for Mr. Forest”, con il featuring di Mabbasta Voodoo, è appunto una ballad elettrica, ipnotica e magnificamente arrangiata. Un altra voce interessante è quella di Alice Vivian, in “Mother don’t cry”, ballad “strappacuore” con tanto di sax, un po’ (sarà il timbro vocale) Amy Winehouse, un po’ Macy Gray. La maggior parte degli altri pezzi invece sono strumentali, tutti composti da Isaac, tutti completamente diversi l’uno dall’altro e di diversa ispirazione. E tutti dai titoli originalissimi come “Auburn June”, “Das Birke” e “Balchik Garten”. Un’ottima produzione (nonostante, per ammissione dello stesso De Martin, il mixing sia stato effettuato in aereo, in treno o in qualunque altro luogo, nei tempi morti tra un live e l’altro dell’autore in giro per l’Italia) per questo “Construction site”, miscela di pop di classe, soul-disco ed elettronica, per un disco raffinato ed elegante. (Francesco Arcudi)