IL DINOSAURO E I MANICHINI  "Il Dinosauro E I Manichini"
   (2019 )

Ci mette l’anima ed anche di più Andrea Campostrini in questo progetto che porta il nome de Il Dinosauro E I Manichini, nato nel 2016 all’indomani dello split dei Nom De Plume ed ora all’esordio per New Model Label con dodici tracce non prive di interesse.

Con la collaborazione del produttore Alberto Nemo ed avvalendosi del supporto di una band aperta - mobile e fluttuante come la sua musica – Andrea si muove nel solco di un cantautorato disallineato intriso di passione, sardonico risentimento ed esaltata visionarietà.

Brusco ed ispido, insiste caparbio su un registro dal piglio vagamente sdegnato che veicola una verbosità sì preponderante, ma funzionale al risultato: mentre calca accenti e sillabe, stipa parole in ogni possibile anfratto, qualcosa tra Appino (la title-track in apertura), Rino Gaetano (“Amo e odio”) e Vasco Brondi (la stranita e debordante “Acdc”).

Intensa e profonda “L’intimità delle stelle”, quasi una ballata rock da Ministri; cattiva e inacidita “Valentina”, che riecheggia certi sberleffi primigeni di Alberto Fortis; incalzante “Chiara”, un po’ il primo Edoardo Bennato, un po’ Dylan; morbido e desolato il folk intimo ed essenziale di “Nei campi di granoturco” in chiusura.

Sfacciato e intelligente, gioca bene con strofe ed immagini in un album ricco e rigonfio di storie e concetti, tre quarti d’ora che disegnano un flusso di coscienza figlio di molti padri, frutto amaro di una personalità solida e spavalda. Da seguire, con curiosità. (Manuel Maverna)