DAYDREAM "Daydream"
(2019 )
Ci sono Pearl Jam, Nirvana, batterie alla Melvins, Uzeda (mi scuso per l’accostamento regionale, ma ci sono anche i loro primi due album), poi abbiamo un poco di The Vines. Potrei anche finire qui la recensione: il trio siciliano denominato Daydream e’ davvero bravo. La voce, sofferta, colpisce l’animo. Tuttavia, bisognerebbe vederli dal vivo per carpirne l’attitudine. Le migliori tracce sono: ''It rains on my soul'', ''I don’t really have to wake up'', ''My Heart beats calmly''. Secondo me sono dei furbacchioni, perche’ credo sappiano alzare il livello della loro tecnica musicale ma non ne hanno bisogno. Tutto suona come se fossimo nella Seattle degli anni ’90. Enzo Pepi, cantante e fondadore, canta ''I am wonderful defective mechanism''. Eccetto questa frase, non proprio da nativo inglese, il resto del meccanismo gira piuttosto bene. Mi piace proprio la registrazione, senza troppi fronzoli, con una batteria dritta e in secondo piano, senza orribili fill (non si chiamano “rullate”!). Dimenticavo, in ''The Night Of the Living Dead'' c’e’ anche Iggy Pop e i Motorhead, con un finale da ''Monkey Wrench'' dei Foo Fighters. Se vi piace il grunge, ecco il buon vecchio grunge. (Matteo Preabianca)