REFREE "La otra mitad"
(2019 )
Appena ho sentito la prima traccia ''La otra mitad'', uscito per Glitterbeat/Tak:til Records, ho esclamato ''Bella M…ousse di suoni!''. Al primo ascolto, se non conosco bene l’artista, tendo a non cercare sue notizie su internet per non farmi influenzare. In questo caso ho fatto davvero bene. Superata la seconda traccia, l’album di Raul Refree e’ fantastico. E’ una colonna sonora di un film mancato (?). Voci al limite della trascendalita’, a tratti quasi berbere, distese su tappeti sonori delicati, passando attraverso chitarre squisitamente semplici. ''Barbacoa'' e ''Mariscar'', appunto, sono le mie preferite. In questi due brani, molto simili se non uguali, la chitarra c’e’. Punto e basta. Provate a fare il seguente esperimento. Mettevi in cuffia questo lavoro, sufficientemente ad alto volume (se non avete acufeni) e osservate tutto quello che succede fuori dalla vostra finestra. Capirete esattamente l’obbiettivo di ''La Otra Mitad''.
In origine, il capolavoro di Refree era diviso in due EP: uno piu’ flamenco, l’altro piu’ strumentale con gocce di sperimentalismo. Ha deciso di unirli in un secondo momento e sembrano proprio l’uno l’inizio dell’altro. Quattro brani hanno come titolo solo una data e lo strumento usato. Anche questo mi fa togliere il cappello davanti al suono di Raul. Ci vuole portare al mero ascolto immaginifico. Tutto il resto e’ fuoritema. Nada Mas. (Matteo Preabianca)